Project Tango e Android N: in attesa di un device compatibile

Il software necessario di Project Tango, la tecnologia che consentirà di ricreare in 3D l’ambiente circostante attraverso una serie di sensori specifici, verrà integrato in Android N, ma ancora si resta in attesa di un device perfettamente compatibile.

Project Tango

Android N potrebbe includere il programma Project Tango, progetto avviato quasi 2 anni fa da Big G. Durante l’evento Google I/O, è stata comunicata la decisione di implementare il software necessario al funzionamento di tale tecnologia all’interno della prossima release del sistema operativo Android. La società crede in Project Tango e fortunatamente la vendita di Motorola a Lenovo non ha influito negativamente su di esso e Google ha potuto continuare la collaborazione con il produttore cinese e sembra che il lancio del primo device compatibile sia programmato per il prossimo 9 giugno.

Android N e gli importanti requisiti minimi hardware necessari per Project Tango

In realtà al programma Project Tango ci stanno lavorando sia Lenovo, che Google e Qualcomm; tutti e tre cercano di ottimizzare al meglio la parte software per farlo lavorare nella maniera migliore possibile con l’hardware specifico di cui necessita questa tecnologia.

Al momento, si sa che questo futuro dispositivo sarà basato su processore Qualcomm Snapdragon e permetterà di trasformare il display del terminale in una sorta di “finestra interattiva” che sovrapporrà informazioni e oggetti digitali a quelli presenti nel mondo reale.
Per realizzare tutto ciò non basterà aggiornare il proprio smartphone ad Android N, in quanto Project Tango si basa su una combinazione di hardware e software specifica.

Il Project Tango sarà quindi una piattaforma tecnologica che utilizzerà dei particolari sensori di profondità e alcuni rilevatori di movimento per riconoscere oggetti reali e consentire agli utilizzatori di esplorare l’ambiente fisico che li circonda. Il sistema sarà in grado di funzionare anche in ambienti chiusi come per esempio dentro la propria casa o in un centro commerciale e non necessariamente all’aperto.

Proprio per questi motivi al giorno d’oggi la quasi totalità degli smartphone presenti sul mercato non possiedono gli elementi necessari al funzionamento di tale tecnologia e quei pochi terminali potenzialmente compatibili devono essere abilitati a livello software.

Nel frattempo, si spera che Project Tango sia una tecnologia facile da utilizzare, meno costosa rispetto a soluzioni simili già esistenti e che il primo device totalmente compatibile con questa tecnologia arrivi a breve.

Johnny Lee, un ricercatore che collabora al progetto, ha dichiarato che “nel corso dell’ultimo anno abbiamo collaborato con Qualcomm per integrare il supporto di questa tecnologia sul processore Snapdragon per il corretto funzionamento di Project Tango” facendo intuire che la potenza c’è e includendo nativamente sia i sensori necessari che il software specifico in Android N, il progetto potrebbe effettivamente iniziare a decollare.

Ne sapremo di più nei prossimi mesi.

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