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“Digital for Social”, il bando promosso da Fondazione Vodafone Italia per la digitalizzazione del Terzo Settore

Oltre 800 organizzazioni non profit coinvolte, più di 470 candidature vagliate e 19 progetti selezionati che saranno sostenuti con un contributo complessivo che porta gli 1,5 milioni di euro iniziali a circa 2 milioni di euro. È questo, a circa sei mesi dalla partenza, il bilancio di Digital for Social: il bando per la digitalizzazione del Terzo Settore che, ideato e promosso da Fondazione Vodafone Italia e realizzato in collaborazione con il Gruppo 24 ORE, giunge al termine.

Lanciato a fine ottobre 2015 e promosso attraverso un roadshow in 10 tappe, che ha percorso l’Italia da Nord a Sud, il bando si è rivolto a Onlus, Cooperative Sociali, Associazioni e Fondazioni ben radicate sul territorio e impegnate a sostenere e ad affrontare il disagio giovanile in tutte le sue forme e si è proposto di aiutare i soggetti già attivi nel Terzo Settore con la necessità di rendere più efficace la loro attività attraverso l’utilizzo di strumenti digitali.

A conferma della crescente domanda di innovazione tecnologica proveniente anche da parte di chi opera nel sociale, il bando ha permesso di raccogliere ben 472 candidature.

Le proposte, tutte volte a fornire risposte concrete a specifici bisogni sociali e a migliorare le condizioni di vita e di salute dei soggetti più a rischio, sono state vagliate da una Giuria, appositamente scelta, composta da esperti del terzo settore, rappresentanti del Gruppo 24 ORE e membri del Cda della Fondazione Vodafone Italia.

Tramite un’attenta fase di valutazione dei progetti, esaminate in base al potenziale impatto sul contesto sociale o organizzativo dell’associazione, in base al livello di innovazione tecnologica apportato e al grado di fattibilità e di sostenibilità economica, è stato possibile individuare le 19 migliori idee di Digital for Social: L’Oggetto che non c’è”, “Mirrorable”, “Punti di Pace”, “TeleTatto”, “I Bambini Contano”, “M.A.C. Mi Abilito a Casa”, “Per noi autistici”, “Wetoo”, “The look of life”, “DigItaliano”, “Dal libro allo smartphone e al tablet: audiolibri per giovani con difficoltà di lettura”, “Sc(hi)accia DCA”, “Sharehab”, “Io Sono a Scuola”, “Air Job”, “RINGS Rare Information Network Genereating Solutions”, “A bridge for your future”, “Leggere con un click”, “Dear Robo&Robo”.

I progetti selezionati saranno finanziati per un totale di circa 2 milioni di euro messi a disposizione dalla Fondazione Vodafone, che a fronte dell’elevato numero di proposte arrivate e della bontà dei progetti ha deciso di aumentare l’iniziale importo di 1,5 milioni di euro portandolo alla somma finale di 1.944.024 milioni di euro.

«Il forte interessamento, la numerosità e l’elevata qualità dei progetti arrivati in risposta al bando – afferma Maria Cristina Ferradini, Consigliere Delegato di Fondazione Vodafone Italia – confermano la giusta direzione intrapresa da Fondazione Vodafone Italia nel promuovere il digitale nel terzo settore e ne rinnovano l’impegno volto a favorire l’uso delle nuove tecnologie come strumento integrante di innovazione sociale».

“Digital for Social” è il secondo bando promosso nel corso dell’ultimo anno da Fondazione Vodafone Italia a sostegno del terzo settore. L’iniziativa segue infatti “Think for Social”, il bando rivolto a start up con vocazione sociale, che ha già permesso di stanziare 1 milione di euro a sostegno dello sviluppo di innovativi progetti in tre diversi ambiti (salute e benessere; cultura e istruzione; agricoltura, alimentazione e ambiente).

La Fondazione Vodafone Italia nasce nel 2002 dalla volontà dell’azienda Vodafone Italia di creare una struttura autonoma completamente dedicata ad attività di servizio e di solidarietà sociale a favore della comunità e in particolare dei soggetti in situazioni più disagiate. Fondazione Vodafone Italia ha investito fino ad oggi circa 80 milioni di euro per un totale di oltre 400 progetti sostenuti sul territorio italiano. Una presenza molto capillare di sostegno al territorio con il 30% dei fondi destinati a progetti nel Nord Italia, il 21% al Centro, il 19% al Sud ed il 30% ad Associazioni presenti su più sedi a livello nazionale.

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