onde gravitazionali
Annuncio storico sul rilevamento delle onde gravitazionali

Le onde gravitazionali esistono davvero. O, almeno, pare essere questa la previsione riguardo la loro reale esistenza e la teoria formulata da Einstein. È solo una voce, al momento, una sorta di rumor che circola sul web. Tuttavia, a decretarne una base di veridicità sono i ricercatori del Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory o LIGO, i quali hanno individuato onde gravitazionali nello spazio generate da eventi astrofisici violenti.

In particolare, i fisici hanno analizzato il comportamento di due buchi neri a spirale. L’annuncio sulla veridicità di tali studi è molto atteso da tutta la comunità scientifica. E verrà dato il prossimo 11 febbraio in Italia, in Toscana per la precisione.

La teoria di Einstein

Fino ad ora, gli scienziati e i ricercatori hanno lavorato alacremente per trovare delle prove in grado di certificare la presenza effettiva delle onde gravitazionali. E ciò andando controtendenza da quanto affermato da diversi astrofisici. Einstein stesso considerava quasi inesistente la possibilità di intercettare le onde a causa della loro impercettibile potenza. E, nonostante oggi si disponga di strumenti altamente sofisticati, risulta ancora molto difficile una loro rapida identificazione. Questo perché le onde gravitazionali oscillano nello spaziotempo e con esse anche gli strumenti per rilevarle.

Con la perseveranza dei ricercatori, dunque, si tenta di scoprire le onde gravitazionali attraverso diversi progetti, ognuno dei quali si avvale di rilevatori ad alta sensibilità. Il diffondersi della voce di queste ore ha una fonte ben precisa, ovvero l’Istituto nazionale di Astrofisica, secondo il quale il sogno di rivelarle è pressoché confermato.

Si tratta di increspature dello spazio-tempo e la misurazione della minuscola variazione di lunghezza del loro passaggio provoca delle ripercussioni nel braccio di un rivelatore. Questo è, in realtà, un doppio rivelatore: due strumenti situati negli Stati Uniti, rispettivamente in Alabama e nello stato di Washington e che insieme costituiscono lo strumento LIGO; e il rivelatore VIRGO, di origine esclusiva italiana e posizionato nella campagna di Pisa. Entrambi questi rivelatori sono stati recentemente potenziati per aumentarne la sensibilità.

Nella giornata di giovedì, ad essere protagonista sarà proprio LIGO, dal quale pare essere giunta l’intercettazione della prima onda intercettata.

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