android glossario

Android dalla A alla Z continua in questa seconda parte il glossario quanto più possibile completo relativo al sistema operativo di Google. La prima parte del glossario la trovi qui: Android dalla A alla Z: il glossario completo (prima parte).

Iniziamo la seconda parte del glossario con un termine relativo alle fotocamere degli smartphone: HDR.

HDR sta per High Definition Range e si riferisce ad una tecnica fotografica in cui vengono scattate più immagini a diverse esposizioni poi combinate in una singola immagine. Con questo sistema è possibile ottenere l’esposizione corretta e un dettaglio migliore sia nelle aree scure che in quelle luminose della foto. I moderni smartphone possono ottenere l’HDR in un unico scatto elaborando attentamente i dati provenienti da un sensore avanzato con un’ampia gamma dinamica.

IPS, acronimo di In-Plane Switching. È una tecnologia di visualizzazione utilizzata per gli schermi LCD. I display IPS hanno un angolo di visione più ampio rispetto ad altri tipi di display (OLED) di cui parleremo tra poco. Hanno anche una gamma di colori più ampia e possono riprodurre con precisione più colori.

Material Design: con Android Lollipop, Google ha introdotto un nuovo look and feel per Android, una vera rivoluzione dal punto di vista estetico che la società ha denominato Material Design. Il Material Design pone l’accento sulla profondità, sugli elementi grafici e sul movimento fluido.

Il Material Design è nato con l’intenzione di dare continuità all’interazione tra il mondo digitale e quello reale fatto di oggetti fisici. Jon Wiley, principal designer di Google, ha dichiarato: “…il touchscreen ha cambiato l’interfaccia utente. Il Material design rappresenta l’interazione fisica. Ecco perché è importante avere 60 fotogrammi al secondo sul display; quando si sposta un oggetto reale, non ‘si perdono frame.’ Il Material Design deve essere naturale e basarsi su principi fisici”.

Il Material Design è un insieme di codifiche dell’interfaccia che descrivono tutti gli aspetti grafici dell’applicazione. Font, colori, animazioni, ombre, strati, modelli, l’inserimento di elementi di interfaccia; tutto questo e altro è descritto in dettaglio nelle linee guida di progettazione stabiliti da Google.

Milliampere ore – abbreviato mAh – è un’unità di misura della carica elettrica. È utilizzata per descrivere la capacità della batteria. Più alto è il numero dei mAh per una batteria, maggiore è la sua capacità. Tuttavia, dal momento che le specifiche tecniche ed i sistemi di risparmio energetico possono variare fortemente da un dispositivo all’altro, la capacità di carica non è l’unico fattore che determina la durata della batteria. Per esempio, un dispositivo con una capacità in mAh più piccola potrebbe durare più a lungo se il display e il processore e le radio sono più efficienti di un device con una capacità maggiore.

Miracast è una tecnologia standard che consente lo streaming dei contenuti presenti su smartphone e tablet sul vostro televisore o altro display. I dispositivi compatibili con Miracast lavorano insieme su una rete peer-to-peer e non è necessario un router che agisca da intermediario tra il telefono e la TV. Per poter utilizzare Miracast, è necessario un sistema operativo che lo supporta e un televisore o un ricevitore dongle compatibile.

NFC, acronimo di Near Field Communication, è una tecnologia che permette di trasmettere le informazioni in modalità wireless tra dispositivi. A differenza di Bluetooth e Wi-Fi che hanno intervalli che possono estendersi su più stanze della casa, l’NFC ha un range di pochi pollici. È presente in molti smartphone, ed è più comunemente usato per facilitare i sistemi di pagamento mobile come Google Pay e Apple Pay.

Sui telefoni Android, l’NFC può essere utilizzato anche per facilitare il trasferimento di dati da un telefono ad un altro.

OLED e AMOLED: OLED, acronimo di Organic Light-Emitting Diode, si riferisce a un particolare tipo di tecnologia di visualizzazione. A differenza degli LCD, gli OLED emettono luce propria, in modo da non richiedere una retroilluminazione. AMOLED (Active Matrix Organic Light-Emitting Diode) è una variante della tecnologia OLED comunemente utilizzata sugli smartphone.

I display OLED possono avere un’eccellente riproduzione del colore e velocità di commutazione (la capacità dei pixel di accendersi e spegnersi). E dal momento che i pixel emettono luce propria, quando sono spenti, sono  completamente neri. Solo di recente i display OLED sono stati in grado di essere brillanti come gli LCD, tuttavia, tendono ad essere più costosi.

OpenGL ES: OpenGL è un insieme di API di programmazione e tecnologie che gli sviluppatori possono utilizzare come base per le applicazioni che utilizzano il rendering 3D. OpenGL ES è una versione ridotta di OpenGL costruita per dispositivi come smartphone e tablet (ES sta per “sistemi embedded”). I giochi 3D presenti sugli smartphone Android sono probabilmente realizzati con OpenGL ES.

Articolo precedenteSnake 2k: il ritorno di un classico
Articolo successivoLe migliori scoperte scientifiche del 2015