agenzia spaziale europea

Lisa Pathfinder è partita, con 24 ore di ritardo sulla tabella di marcia per problemi ad uno degli stadi del vettore Vega. Il razzo che porta il laboratorio scientifico nello spazio è già in orbita e fra circa due mesi raggiungerà la propria destinazione.

Questa mattina presto l’ESA ha lanciato dalla Guyana Francese il razzo Vega che porta con sé un carico prezioso il satellite-laboratorio Lisa Pathfinder. Vega è realizzato al 70% da Avio, azienda italiana con sede a Colleferro. La missione del satellite è quella di studiare le vibrazioni gravitazionali ipotizzate da Albert Einstein nella sua teoria della relatività generale.

Fino ad oggi studiare queste increspature dello spazio-tempo non è stato facile in quanto occorrono strumentazioni enormi perché le onde non vengono assorbite dalla materia. Tali onde sono prodotte dalla rotazione di una pulsar, dal Big Bang, dall’esplosione di una supernova, o dalla collisione di due buchi neri. Nonostante questi fenomeni generino enormi quantità di energia, le onde gravitazionali che producono sono molto piccole. Ad esempio due buchi neri orbitanti entro un milione di chilometri producono onde che sono più piccole di un atomo.

LISA Pathfinder metterà alla prova la straordinaria tecnologia necessaria per osservare le onde gravitazionali dallo spazio. Al suo centro è posta una coppia cubi identici della dimensione di 46 mm realizzati in oro e platino. I due cubi sono distanziati di 38 cm, uno spazio enorme viste le dimensioni delle onde da studiare, e saranno isolati da tutte le forze esterne e interne che agiscono su di essi, tranne una: la gravità.

Questa missione ha anche un altro scopo a lungo termine, quella di realizzare un vero e proprio laboratorio nello spazio. Infatti, i prossimi lanci saranno dedicati proprio a questo scopo e consentiranno di poter studiare i più potenti fenomeni dell’Universo.

Questa notte è avvenuto il lancio di Vega, gli addetti erano tesi come avviene di solito durante un lancio, ma questa volta l’apprensione era ancora maggiore a causa ei problemi tecnici che hanno ritardato il lancio di un giorno. Il lancio è andato a buon fine ed ha portato il satellite in un’orbita ellittica a 200 chilometri dalla Terra e in direzione del Sole. Ora LISA Pathfinder utilizzerà i propri razzi propulsori per muoversi e spingersi fino a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra.

Arrivata nel punto designato, tra febbraio e marzo, rilascerà i due cubi e inizieranno gli esperimenti che porteranno l’uomo ad una maggiore conoscenza dell’Universo in cui vive. Non c’è modo migliore per festeggiare i 100 anni della Teoria della relatività di Einstein pubblicata il 2 dicembre del 1915.

FONTEESA
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