Google manomette i risultati di ricerca per via di un bug

Google è di nuovo al centro di una grossa polemica internazionale. Già sotto controllo dall’Antitrust Europea con l’accusa di abuso di posizione dominante, Big G rischia una multa ancora più salata ora che ha penalizzato anche Yelp e TripAdvisor. I risultati di ricerca riguardanti i due siti vengono relegati in posizioni poco visibili nella versione mobile.

Su tali dispositivi, infatti, basta essere secondi o terzi per finire fuori dalla visibilità degli utenti. Tutto è iniziato quando l’amministratore delegato di Yelp ha scoperto che ricercando frasi come “nome hotel Yelp” o “nome ristorante Yelp”, i primi risultati a comparire collegavano ai servizi di Google. L’azienda si è prontamente scusata negli ultimi giorni e ha dato la colpa dell’inconveniente ad un bug del sistema. Il CEO di Yelp, però, crede poco alle sue spiegazioni: “Google intenzionalmente dà risultati sbagliati nelle ricerche locali da mobile. Ciò non va bene per gli utenti né per la concorrenza, è invece ottimo per reggere il monopolio di Google.”

Anche Stephen Kaufer, fondatore di TripAdvisor, ha espresso il suo disappunto su Twitter: “Cercate “TripAdvisor Hilton”, Google mette il link di TripAdvisor così in basso che non potete neanche vederlo.” Queste accuse arrivano in un momento molto delicato per il grande motore di ricerca. La sua condotta ha già ricevuto numerose critiche in Europa, ma adesso anche altre aziende chiedono provvedimenti negli Stati Uniti. È dalla scorsa estate, infatti, che Yelp si appella alla Commissione Antitrust del Paese. Il sito, allora, aveva già pubblicato un dossier in cui accusava Google di manipolare i risultati delle ricerche per favorire i suoi servizi.

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