Eter9
Ecco come si presenta Eter9

Un social network capace di postare al posto nostro, quando siamo offline o perfino quando saremo morti. Questo è Eter9, ideato da un programmatore portoghese. Vediamo come funziona.Già, siamo arrivati anche a questo. Se qualche mese fa Google si è preoccupata dell’oblio e della possibilità di cancellare completamente le nostre tracce sul web (il cosiddetto ‘oblio virtuale’), adesso arriva un Social che si preoccupa del contrario. Eter9 appunto. Il social network riesce a fare ciò ‘imparando’ da ciò che abbiamo pubblicato per diverso tempo su quella che è una sorta di bacheca su Facebook, denominata corteccia. Sempre comunque rivolta ai nostri contatti.

Così, una volta intuito di ciò che ci occupiamo maggiormente, sarà in grado di sostituirci in eterno nella pubblicazione. Eter9 conta già migliaia di utenti benché sia stato lanciato da poco tempo, ma promette di contarne milioni nel giro di pochi mesi.

Del resto il pensiero di sapere che qualcuno ci garantirà l’aggiornamento del nostro profilo anche quando siamo offline e impossibilitati di collegarci (anche se oggi, tra vari dispositivi mobile usati, è quasi impensabile), o a maggior ragione, la possibilità che il nostro profilo sia aggiornato anche dopo la nostra dipartita, rende Eter9 sicuramente accattivante. Sebbene per molti anche inquietante.

D’altronde il problema del ‘post mortem’ comincia ad essere affrontato anche dai social. La piattaforma di Menlo Park, ad esempio, ha reso disponibile anche in Italia la scelta di un Legacy contact, ossia la possibilità di affidare a un utente scelto fra gli amici la gestione parziale del nostro vecchio profilo una volta che non ci saremo più. una sorta di eredità virtuale, anche ad esempio per trasformare l’account della persona spirata in una pagina commemorativa. Ma Eter9 fa sì che non ce ne sia bisogno.

Insomma, l’idea del programmatore portoghese  Henrique Jorge è destinata a far discutere, ma probabilmente, ad avere successo. Non a caso il suo nome, Eter9, deriva da  “eternity” e “cloud 9”, cioè l’espressione inglese che sta per “essere al settimo cielo”.

Cosa ne pensate? Utilizzerete Eter9 o vi inquieta non poco?

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