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È un periodo d’elevato fermento in casa Samsung, dopo la presentazione di ieri di Samsung Galaxy Note 5 e S6 Edge Plus; siamo in attesa anche del Gear S2 e delle sue forme arrotondate (forse sarà presentato ufficialmente a settembre). L’azienda coreana non si ferma qui, infatti sarebbe in procinto di unirsi a Google, Facebook ed a tante altre illustri realtà per portare internet nei luoghi più remoti del pianeta.

Secondo quanto già riportato dal The Register, sarebbe giunta una proposta da Samsung R&D per mano del capo, Farooq Khan, che prevede la posa in opera di molteplici micro satelliti posti a 2000 chilometri di altezza (bassa orbita terrestre o LEO) per fornire una connessione ad internet in tutto il mondo.

Si parla di una proposta di Samsung R&D che prevede la posa in opera di molteplici micro satelliti posti a 2000 chilometri di altezza (bassa orbita terrestre o LEO) per fornire una connessione ad internet in tutto il mondo

La quantità di satelliti previsti dal piano di Khan si aggirerebbe intorno ai 4600, ben distribuiti, in grado di gestire un traffico massimo di 1 zettabyte al mese o 200 GB per tutti i cinque miliardi di utenti che Khan vuole connettere alla rete. Ciò significherebbe la non adeguatezza delle attuali frequenze comuni usate dai gestori telefonici (al di sotto dei 3GHz) per fornire una connessione ad internet all’utenza. La soluzione prevista da Samsung consisterebbe nell’adozione, da parte dei micro satelliti, di uno spettro ad onde millimetriche in grado di superare i 100GHz di frequenza.

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Il sistema di satelliti LEO non sono in possesso di una singola posizione e necessiterebbero di antenne con ordine graduale per fornire una quantità adeguata di fasci in grado di creare una rete fra i satelliti e la terra ma anche fra satelliti stessi. Le frequenze previste dal progetto presentato da Samsung sarebbero poi in grado di separare le due diverse reti, oltre a schermarle da eventuali interferenze elettromagnetiche.

Samsung sa che il suo progetto non è applicabile prima dell’anno 2028, ciò significa che Google e Facebook sono attualmente in una posizione di vantaggio con i loro “ballons” predisposti per fornire già da oggi la connessione internet ad alcune zone posizionate al sud del pianeta. Forse è il caso che Samsung spinga sull’acceleratore per recuperare il terreno perduto se ha tutta l’intenzione di concorrere in questo campo.

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