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Gli italiani amano lo streaming in TV, lo dice una ricerca condotta da Samsung Techonomic Index, condotto in partnership con Lightspeed GMI su 18mila persone in 18 Paesi europei.

Lo streaming dei contenuti audio e video è sempre stato appannaggio di appassionati di serie e film che tramite pc, in modo più o meno lecito, accedevano a tali contenuti in anteprima sulle proiezioni nazionali. Poi sono arrivate le SmartTV, collegate alla rete possono trasmettere tramite varie piattaforme streaming di partite di calcio, film, serie tv, cartoon e tanto altro. Tutto questo quasi sempre a pagamento.

Dallo studio condotto da Samsung Techonomic Index su 18 Paesi europei sembra che quando si tratta di streaming video l’Italia è difficile da battere, anche quando si tratta di pagare qualche soldo per farlo. Siamo secondi in Europa per spesa media per vedere contenuti on line, siamo disposti a pagare 13,89€, 3€ in più rispetto alla media europea. Sono disposti a pagare di più solo i portoghesi che arrivano in media a 14,68€ in confronto ad una media europea di 11,02€.

Poiché gli italiani sono un popolo di Santi, poeti e pantofolai è circa il 77% ad accedere abitualmente a contenuti in streaming con un aumento del 12% rispetto al 2014. La crescita diventa impressionante quando si tratta di contenuti a pagamento passando dal 10% del 2014 al 40% del 2015. Ad influire su questi numeri sono anche le persone che scelgono di visualizzare i contenuti in streaming attraverso dispositivi mobile.

Un’altra grossa mano è data dal moltiplicarsi dell’offerta che dovrebbe comportare una riduzione dei prezzi anche se da questo punto di vista le diverse piattaforme sembrano essere ben allineate sugli stessi valori, a meno di eventuali offerte particolari.

L’arrivo di Netflix previsto per ottobre potrebbe cambiare le carte in tavolo e modificare l’attuale assetto del mercato per la visione dei contenuti in streaming. Entra in gioco una super potenza dello streaming, vedremo se le piattaforme nostrane riusciranno a tenere il passo e soprattutto se la connessione ce la farà a sostenere tanta quantità di dati che navigano in rete.

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