amd project quantum

AMD ha preparato un mini pc destinato ad un pubblico amante del gaming e della realtà virtuale: si chiama Project Quantum e si presenta come un prodotto rivoluzionario, dal design accattivante.

AMD Project Quantum è composto da una doppia camera che da l’illusione di vederne una galleggiare sull’altra; quella in alto contiene tutto il sistema di raffreddamento, che è ad acqua. In basso abbiamo l’hardware: CPU e GPU sono ricoperte da blocchi di rame che salgono al centro lungo la congiunzione delle due camere fino a quella superiore dove risiede un radiatore sovrastato da una ventola, entrambi grandi quanto il telaio del mini pc.

AMD Project Quantum è un prototipo ma fa già parlare di sé grazie al suo stile innovativo ed al comparto video molto potente

Una nota particolare riguarda il processore: ne hanno installato uno della concorrenza, un Intel precisamente, ma non è una novità (ad esempio Apple utilizza componenti prodotte da Samsung).
Il comparto GPU, invece, è il vero punto di forza di AMD Project Quantum: la Radeon R9 con le sue due GPU Fiji XT e 17 teraflops di potenza in elaborazione garantisce un’esperienza virtuale al top. Tutto ciò in uno spazio ridotto come può essere ottenuto? Senza molti problemi, visto che la scheda video è di poco più grande della scheda madre ASRock mini-ITX presente sul fondo della prima camera. Un’altra motivazione risiede nell’impiego delle HBM (memorie ad elevata larghezza di banda), su cui AMD coopera con Hynix dal 2013; esse permettono l’impiego di memorie più compatte (inferiori anche del 65%) e richiedono anche meno potenza. In ultima istanza, l’ingombro si può ridurre spostando all’esterno l’alimentatore, in un box che è ovviamente collegato a tutto l’hardware ma che è a parte.

AMD Project Quantum per adesso è un prototipo, non si sa nulla della sua messa in commercio, non si sa a che mercati è destinato e neanche quando costerà; nel frattempo AMD ce lo mostra in un video che vi consiglio di vedere.

VIANotizia
Articolo precedenteHuawei conferma di essere al lavoro su un Nexus
Articolo successivoIl reset dello smartphone in poche mosse