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iPhone 6 Plus e Huawei P8

iPhone 6 Plus e Huawei P8 sono un phablet e uno smartphone rispettivamente, il primo con sistema operativo iOS e il secondo con Android eppure hanno molte cose in comune, scopriamo quali.

I dispositivi della mela morsicata sono sempre stati presi a modello da quando sono stati presentati per la prima volta nel 2007 e come spesso accade i cinesi sono quelli che maggiormente attingono per produrre quelli che si possono definire senza ombra di dubbio dei cloni, ma con Huawei la situazione è differente in quanto il nuovo top di gamma P8 non è assolutamente un clone almeno dal punto di vista estetico anche se nel software le somiglianze sono fin troppe.

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La cosa più evidente e che più che somigliare è praticamente identico è l’app della fotocamera, ma anche la barra delle notifiche è molto somigliante, la scelta di non avere un app drawer, il browser, la galleria. Anche l’estetica ricorda molto l’iPhone, non per l’utilizzo dell’alluminio quanto per la posizione dello speaker, della microUSB, della fotocamera, però devo dire che nella forma mantiene un suo carattere distintivo.

A questo punto la domanda che sorge spontanea è perché Huawei ha bisogno di attingere così tanto da Apple? Non è in grado di realizzare dei prodotti originali frutto del lavoro dei propri ingegneri?

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Domande, credo, più che lecite e probabilmente le risposte che mi sono dato saranno sbagliate ma le voglio condividere per sapere se ci sono anche altre persone oltre me che la vedono allo stesso modo e magari capire che non sono totalmente fulminato.

Secondo me le aziende cinesi sono molto più smaliziate di quanto noi immaginiamo e la somiglianza con iOS è assolutamente voluta. Android è fornito in egual modo a tutti i produttori che poi lo adattano alle proprie esigenze e con le proprie interfacce proprietarie, nel caso specifico si tratta della Emotion UI. A questo punto è ovvio che l’assenza dell’app drawer è voluta così come l’interfaccia della fotocamera e tutto il resto.

Huawei, probabilmente, vuole sfruttare la popolarità di uno dei suoi massimi concorrenti per accattivarsi gli acquirenti indecisi o chi ha già familiarità con il SO di Apple. Ricordo che la Cina è il mercato più ambìto al mondo e produrre e vendere direttamente in casa è un vantaggio non da poco. Di conseguenza la scelta, o le scelte, nel realizzare uno smartphone come il Huawei P8 hanno poco a vedere con l’incapacità di produrre qualcosa di originale ed hanno più attinenza alla furbizia del brand cinese.

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