smartphone La tecnologia in ambito mobile è indubbiamente quella che ha subito maggiormente una impennata nell’ultima decade. Ogni anno gli smartphone si evolvono e si rinnovano di pari passo ad un computer, ma avete mai pensato a cosa si poteva e non poteva fare con i primi “telefoni intelligenti” apparsi ormai 10 anni or sono?

Nel 2005, anno che ci sembra molto vicino ma che in realtà è più lontano di quanto sembri, gli smartphone erano decisamente meno popolari dei classici telefoni cellulari, che andavano ancora per la maggiore. Al giorno d’oggi è praticamente ormai impensabile non possederne uno, ma i primi dispositivi smart apparsi nel 2005 avevano caratteristiche e design tali da sembrare pezzi d’epoca se li guardiamo oggi.

Sebbene molti degli smartphone apparsi sul mercato dieci anni fa fossero dei veri e propri gioielli tecnologici, il paragone con i personal computer era una battaglia persa in partenza. Oggi, invece, la linea tra i due è talmente sottile che si è arrivato al punto di poterli usare entrambi per gli stessi scopi. Display con risoluzioni pazzesche, processori potentissimi e una memoria praticamente infinita permettono agli smartphone di offrire tutto ciò che offre anche un computer. Siete pronti a fare un tuffo nel passato e scoprire insieme a noi 8 caratteristiche che oggi ci sembrano scontate ma che in realtà 10 anni fa erano praticamente impossibili da realizzare?

DISPLAY MULTI-TOUCH

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HTC Universal, smartphone Windows Mobile con display resistivo (640 x 480 pixel) uscito nel 2005.

Al giorno d’oggi è difficile immaginare uno smartphone senza un display touchscreen. Tuttavia, molti dei modelli usciti dieci anni fa erano dotati di uno schermo che non disponeva di una funzione touch, quindi era necessario ricorrere ai tasti e ai pad per poter scorrere tra i vari menu. I primi dispositivi ad offrire uno schermo touchscreen offrivano invece dei pannelli resistivi non esattamente pensati per essere usati con le dita. Si ricorreva infatti molto spesso ai pennini, e ovviamente mancava tutto il supporto multi-touch. Il primo smartphone ad offrire un display touchscreen multi-touch fu il primo iPhone, annunciato a Gennaio 2007.

FOTOCAMERE DI ALTA QUALITÀ’ 

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Nokia N70, uno degli smartphone più acclamati dalla critica durante il periodo d’oro di Nokia.

La qualità di foto e video che le fotocamere degli smartphone riescono a scattare è cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi anni. Nel lontano 2005 se si voleva acquistare il miglior dispositivo in ambito fotocamera si doveva ricorrere esclusivamente a quelli Nokia, come i famosi Nokia N90 o N70, entrambi basati sul sistema operativo Symbian. Questi due dispositivi erano dotati di una fotocamera posteriore da 2 megapixel (fa strano leggerlo, vero?) in grado di scattare foto fino alla risoluzione di 1600 x 1200 pixel e registrare video fino a 352 x 288 pixel. Oggi, dieci anni dopo, la maggior parte dei dispositivi top di gamma sono dotati di una fotocamera in grado di competere con le migliori compatte sul mercato.

RETE SUPER VELOCE

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Motorola Moto E 2015, lo smartphone con supporto alle reti LTE più economico sul mercato.

Sebbene il 3G fosse già disponibile nel 2005, esso era limitato all’UMTS, il quale non offriva un trasferimento di dati ad una velocità superiore ai pochi Megabits per secondo. Il primo dispositivo con supporto all’HSDPA fu il Samsung SCH-W200, uscito nel 2006. Oggi, grazie alla rete LTE e ai dispositivi compatibili, gli smartphone possono trasferire dati alla velocità di centinaia di Megabits al secondo.

MEMORIA INTERNA 

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Samsung Galaxy S6 ed S6 Edge, entrambi offrono una memoria interna fino a 128 GB.

Dieci anni fa avere 1 GB o anche solo 512 MB di memoria interna era impossibile. La maggior parte degli smartphone in commercio erano dotati di una memoria interna pari a 128 MB o inferiore. Allo stesso modo, le schede SD potevano aggiungere pochi mega al totale. Al giorno d’oggi, i dispositivi possiedono in media 16-32 GB di memoria interna, mentre il limite massimo ammonta per ora a 128 GB.

SENSORE PER LE IMPRONTE DIGITALI

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Apple iPhone 6 e il suo Touch ID.

Sebbene questa tecnologia non sia usata da molti utenti, la protezione dello smartphone tramite impronta digitale è una realtà ormai molto diffusa, grazie ad Apple che ha introdotto il Touch ID nel 2013 con il suo iPhone 5s e a Samsung che ha seguito le orme di quel successo con il Galaxy S5. In realtà il primo dispositivo a possedere un sensore per le impronte digitali fu il Motorola Atrix già nel 2011.

SISTEMI DI PAGAMENTO NFC

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Apple Pay.

Grazie alla tecnologia NFC possiamo usare oggi gli smartphone per pagare la nostra spesa. Sebbene questa funzione in Italia non sia ancora molto diffusa se non quasi inesistente, Google Wallet ed Apple Pay sono già disponibili in altri paesi, mentre Samsung lancerà quest’estate il suo Samsung Pay. Dieci anni fa era invece impensabile che un telefono facesse altro se non chiamare, inviare sms e al massimo navigare su internet.

SENSORI E SERVIZI PER IL FITNESS

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Samsung Galaxy S6 Edge e il suo S-Health.

Recentemente i maggiori produttori di smartphone, Samsung in primis, si sono focalizzati sulla salute, ed ecco che i dispositivi presentano sensori per monitorare il battito cardiaco, contapassi e servizi come Google Fit, S-Health ed Apple Health, utili per gli amanti del fitness che vogliono tenere traccia della propria salute e dei propri obiettivi. Tutti questi sensori ovviamente non esistevano 10 anni fa.

LIVE STREAMING

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Periscope.

Quella dei Live Streaming è una realtà molto recente, esplosa grazie all’apparizione di applicazioni come Meerkat e Periscope. Grazie alle fotocamera ad alta qualità, al Wi-Fi e all’LTE super veloce, gli smartphone sono diventato oggi gli strumenti perfetti per effettuare streaming video in tempo reale.

E voi possedevate uno smartphone 10 anni fa, o eravate amanti dei classici telefoni cellulari con il tastierino numerico e al massimo la tastiera QWERTY?

FONTEphonearena
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