project ganesh
Chrome per Android è certamente un magnifico browser, le feature per la sicurezza e il rispetto per gli standard sono davvero eccellenti, ma come contro, ha l’uso eccessivo di risorse, soprattutto per quanto riguarda la CPU, vediamo come Google ha intenzione di risolvere!

Si chiama Project Ganesh e come dice il nome è una nuova idea di Google per cercare di velocizzare il browser mobile, da molti amato, ma da altrettanti odiato in quanto sfrutta in modo eccessivo le risorse del nostro cellulare.
Il tutto si baserebbe sulla pipeline offerta dalla GPU, dalla nostra scheda video, la quale come ben sappiamo è eccessivamente utilizzata sul browser di Google che la mette a dura prova soprattutto durante il caricamento di pagine web ricche di CSS o di immagini, ebbene, nell’architettura di moltissimi SO, non solo Android, prima che la GPU possa iniziare a lavorare sugli aspetti video, la CPU deve trasformare il codice letto in Pixel, in bit, passarli alla GPU e una volta finito, dare un segnale che consenta alla GPU di poter iniziare con la rappresentazione dei Pixel.

In alcuni casi, questo processo è davvero rapidissimo, al punto che su moltissimi pc, o smartphone top gamma, avviene centinaia di migliaia di volte al secondo, senza che nessuno possa rendersene conto, ma in altri casi, come ad esempio i cellulari di fascia bassa, la CPU è molto al di sotto della GPU se parliamo di potenza di calcolo e come ovviamente accade in queste situazioni, si crea una strettoia, un qualcosa che mette in crisi il processo di rendering e rallenta di molto la nostra navigazione, come risolvere il problema? Semplice! Bypassando la nostra CPU!
Il progetto sembrerebbe davvero rivoluzionario, qualcosa che non è mai stata fatta prima, ma tecnicamente è quello che accade in moltissimi videogame che dispongono della famosa accelerazione grafica, non era però mai stato applicato questo concetto ad un browser mobile al fine di incrementarne le prestazioni, le quali come dimostrano i primi benchmark fatti da Google, sono davvero molto più alte rispetto alla versione di Chrome senza questa nuova idea, non sappiamo però quando l’implementazione finale dovrebbe arrivare su Chrome, sappiamo però che arriverà presto in quanto il tutto è in una beta riservata solo ai developers al momento.
Staremo dunque a vedere come si evolverà la cosa, ovviamente, speriamo che i test abbiano ragione sulle potenzialità di questa feature!
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