xiaomi redmi 1s hongmi display

La news non è proprio nuovissima, infatti Xiaomi è stata molte volte criticata per le sue procedure, utili certo ad aumentare la sicurezza, ma poco rispettosa della privacy dell’utente. Ora c’è una nuova funzione incriminata sui suoi smartphone che potrebbe rappresentare un pericolo per i nostri dati, vediamo qual è.

La funzione incriminata riguarderebbe una sorta di antivirus installato sugli Xiaomi, in grado di scannerizzare ed inviare report ai server aziendali; fin qui tutto normale, sono funzioni fatte anche in parte dal Google Play Services, ma NCC avrebbe rilevato come tra questi report non vi sarebbero solo applicazioni e file utili ad identificare malware e virus, vi sarebbero infatti anche dati utente e molto altro.

I telefoni Xiaomi sono pericolosi per la privacy?

La cosa però non si fermerebbe qui, infatti, la compagnia secondo NCC peggiorerebbe la situazione con il fatto di non inserire queste informazioni nel contratto di licenza con gli utenti, tanto meno fornirebbe una sorta di opzione per disabilitare questa funzione, costituendo una vera e propria violazione della privacy, davvero una cosa non da poco insomma, considerando i tempi che corrono sullo spionaggio degli utenti.

Dal canto suo Xiaomi ha affermato che continuerà a migliorare il sistema per cercare in tutti i modi di escludere i dati utente da questi report o, magari, per far selezionare all’utente finale la possibilità di abilitare o meno questo servizio; staremo a vedere, per ora sappiamo che NCCcontinuerà a vigilare sui terminali della compagnia, cercando di spingerla nella giusta via per la salvaguardia della privacy di tutti noi.

Voi? Cosa ne pensate di questa notizia? Pensate che Xiaomi si comporti in modo legittimo o no? Avete anche voi un terminale Xiaomi?

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