Xiaomi-Mi3

La nota casa cinese produttrice di smartphone ha deciso di modificare la propria strategia di mercato in uno stato che come la Cina è in continua crescita: l’India. 

Nel mercato indiano Xiaomi ha fatto registrare grazie al suo Hunger Marketing vendite impressionanti per il suo modello Mi3; basti pensare che sono stati venduti circa 15.000 terminali in appena due secondi sul sito del rivenditore ufficiale Xiaomi per l’India, Flipkart. L’Hunger Marketing consiste nell’offrire prodotti ad un prezzo interessante in modo tale da attirare nuovi potenziali clienti, quindi si limita la fornitura, con conseguente scarsità di offerta e un altissima domanda in grado di far aumentare i prezzi e quindi generare profitti più elevati.

L’azienda però ha incredibilmente deciso di interrompere la distribuzione del Mi3 terminale di fascia alta e concentrarsi soprattutto su il Redmi 1S, smartphone entry-level e sul phablet Redmi Note. Le motivazioni di questa scelta, molto discutibile, trovano fondamento sulla maggior semplicità per Xiaomi di produrre in massa gli hardware per il Redmi 1S e Redmi Note. Ricordiamo che quest’ultimo offre un display con una diagonale di 5.5 pollici e una risoluzione di 720 x 1280, 1 GB di RAM, un chipset MediaTek MT6592 Octa-Core il tutto accompagnato da un reparto fotografico notevole: 13Mp per la fotocamera posteriore e ben 5Mp per quella anteriore. Quindi, chi in India era propenso ad acquistare lo Xiaomi Mi3 può virare, accontentandosi, sul Redmi Note. Altrimenti come alternativa può scegliere di attendere il rilascio di Xiaomi Mi4, previsto nello stato indiano per la fine dell’anno o l’inizio del 2015. Però, in questa seconda ipotesi, chi può assicurare che Xiaomi non prenda li stessi provvedimenti che ha attuato per Mi3?

Lei Jun, CEO di Xiaomi, all’inizio dell’anno ha rilasciato una dichiarazione circa la “roadmap” dell’espansione Xiaomi; dopo l’India il produttore cinese dovrebbe commercializzare i suoi dispositivi in Brasile e Russia e in seguito anche Malesia, Indonesia, Thailandia, Vietnam, Turchia, Messico e Filippine. Quale strategia di marketing utilizzerà Xiaomi in queste regioni? Farà sempre ricorso all'”Hunger Marketing”? Vedremo.

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