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Nel corso del 2013, Apple venne accusata dalla FTC di offrire una “finestra” troppo ampia, in cui poter effettuare acquisti senza doverla re-inserire,  in seguito all’inserimento della password. In quel lasso di tempo, i bambini, nello specifico, potevano effettuare acquisti, senza che il genitore lo potesse sapere. A gennaio Apple ha pagato 32.5 milioni di dollari per questo ‘errore’, ma adesso invita la FTC ha controllare anche il Play Store. 

Secondo l’azienda di Cupertino, Google, con il proprio Play Store, propone una soluzione non molto lontana da quella per cui è stata accusata Apple, anzi il tempo di connessione è esteso fino a 30 minuti.

Per chi non avesse capito di cosa stiamo parlando, avete presente quando inserite la password per effettuare un acquisto? bene, se comprate altro entro la mezz’ora successiva, Google non vi chiederà ancora la password, in quanto la connessione è già stata effettuata. L’accusa è che, proprio in quei 30 minuti, un bambino o chi per esso, potrebbe sperperare centinaia di euro, senza la vostra approvazione.

Per questo motivo Apple, sopratutto perché prima è stata multata a sua volta, ha invitato la FTC ad investigare sul Play Store. Ora vedremo cosa accadrà.

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