kill switch

Google ha confermato ufficialmente di aver aderito al progetto kill switch del CTIA per implementare, a partire dalla prossima versione di Android, la innovativa funzionalità antifurto che permetterà di disattivare e rendere inutilizzabile uno smartphone da remoto. L’obiettivo è chiaramente quello di disincentivarne i furti, ormai un vero e proprio problema di massa soprattutto negli USA.

Apple ha già implementato il kill switch nei suoi iPhone con iOS 7, e Google – ma anche Microsoft – farà presto altrettanto. Parlando a Bloomberg, la società ha infatti reso noto che la prossima release di Android includerà una “factory reset protection solution”, in altre parole una funzione di blocco permanente che non può essere aggirata con un semplice reset di fabbrica. Google ha già provveduto a dotare il suo robottino verde di una funzionalità di sicurezza (Gestione dispositivi Android) che permette di localizzare lo smartphone da remoto e di cancellare i dati personali, ma non offre alcuna protezione nei confronti di un semplice reset di fabbrica. Il kill switch cambierà invece le carte in tavola.

La funzione kill switch darà ai proprietari di uno smartphone Android (ma anche Windows Phone e iOS) la possibilità di rendere il telefono inutilizzabile in caso di furto, e di riattivarlo nel caso in cui lo si dovesse ritrovare. Da quando gli iPhone montano tale feature, i casi di furto si sono ridotti notevolmente, e quindi anche Google spera che tale mossa serva a disincentivare i ladri.

Non è noto quale sarà la prossima versione di Android a montare il kill switch, ma probabilmente si tratterà di Android 5.0.

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