overclocking-android Se per colpa del nostro fido compagno di vita (lo smartphone) ci rendiamo conto che ogni giorno che passa sprechiamo sempre più imprecazioni a causa di rallentamenti, lag, impuntamenti, blocchi e riavvii improvvisi, è giunta l’ora di affidarci nuovamente ai saggi consigli di TecnoAndroid.

Forse non tutti sanno che grazie alla sua natura “open”, Android giova dell’attenzione non solo delle più grandi ed importanti aziende leader nel campo della telefonia, ma anche di quella di (validissimi) sviluppatori indipendenti che, grazie alle loro conoscenze e allo spirito da veri smanettoni, ottimizzano il codice sorgente del sistema operativo degli smartphone più diffusi per far sì che questi giovino di maggiori funzionalità e di una più curata ottimizzazione

Tutta la potenza che serve

In cosa si traduce tutto questo? Sicuramente in un’esperienza d’uso decisamente diversa, per svariati motivi: alcune aziende, impegnate a produrre sempre nuovi modelli di smartphone (arrivano a presentarne anche un paio ogni sei mesi), si dimenticano spesso, più o meno volutamente, di
aggiornare e di migliorare le performance dei modelli considerati ormai obsoleti (“ma se è uscito solo qualche mese fa!”)… È qui che entra in gioco il duro e costante lavoro di quei programmatori appassionati che si prodigano per spremere i nostri smartphone fino all’ultimo hertz di potenza! Seguendo la guida scoprirai come porre rimedio ai fastidiosissimi rallentamenti che quotidianamente infastidiscono l’interazione con il tuo telefono, sbloccando letteralmente alcune sue funzionalità che lo renderanno più veloce e reattivo in qualsiasi situazione d’uso!

Guida:

Senza fare nessuna lezione di fisica, iniziamo ad installare sullo smartphone Seeder, un’app gratuita che ci permetterà di ridurre significativamente i fastidiosi “tempi morti” nel funzionamento del telefono.

Scarichiamo Seeder attravero il forum ufficiale di XDA (download seeder apk). Il prossimo passo consiste nell’installare l’app sul telefono. Per farlo, copiamo il file scaricato prima nella memoria del telefono. Da quest’ultimo, tramite il gestore dei file, awieremo l’installazione con un semplice tap. Finito il processo possiamo avviare l’app. In basso si può notare la barra che indica la quantità di entropia generata, cioè l’insieme di processi e servizi in esecuzione sul telefonino e non ottimizzati. Sarà sufficiente impostare il profilo su Lowe mettere il segno di spunta su tutte e tre le caselle disponibili.

Portare la CPU dell’HTC One dai suoi 1,7 GHz ad oltre 2 GHz sarà un gioco da ragazzi! Ma prima occorre sbloccare il booloader e installare una recovery modificata che ci permetterà di installare app aggiuntive (trovate le guide sul nostro sito e sul nostro forum in base al modello del proprio smartphone Android).

Per tenere sotto controllo l’enorme potenza sprigionata dal processore del nostro telefonino, che passa da 1,7 a 2,16 GHz, useremo SetCPU, l’applicazione gratuita preferita dai maniaci dell’overclock.

Dal Play Store, il market di casa Google, cerchiamo l’applicazione SetCPU facendo tap sul simbolo della lente d’ingrandimento. Toccando sii Download awieremo lo scaricamento: l’installazione sarà automatica. Al termine della procedura, non ci resta che avviare l’app.

[app]com.mhuang.overclocking[/app]

L’interfaccia principale di SetCPU è abbastanza intuitiva. Le pagine delle impostazioni si scorrono facendo scorrere la schermata a destra o sinistra. Nella scheda Mairi impostiamo 2160 MHz come frequenza massima e 810 MHz come frequenza minima. Spuntiamo Set on Boot.

Rimanendo sempre nella scheda Main. in basso a sinistra scegliamo l’impostazione ondemand, mentre a destra selezioniamo sio. Agendo su questi parametri andremo diretta-mente a configurare la gestione della potenza durante l’uso quotidiano, che sarà così ben bilanciato

[Via]

Articolo precedenteLG presenta il display più sottile al mondo
Articolo successivoBluebox: disponibile sul Playstore l’app per sapere se il nostro dispositivo è sicuro o ancora no