Nel Marzo di quest’anno una giovane dipendente, addetta alla produzione dei chip, è morta dopo aver combattuto (invano) in cancro che la affliggeva da tre anni. La dipendente prestava servizio nei laboratori di Samsung nella produzione di chip.

La società è accusata dal Governo coreano (Corea del Sud), il quale ritiene che la dipendente sia morta per cause riconducibili alla società, in quanto tale lavoro può provocare il cancro.

La donna aveva  36 anni, e ha lavorato nell’impianto di Samsung per ben 5 anni.

La società si difende dicendo che la donna ha lavorato in un impianto senza rilevatore di radiazioni, a contatto con agenti cancerogeni come il benzene.

Porgiamo le più sentite condoglianze alla famiglia della sfortunata donna.

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