truffe conti correnti (1)Talvolta per versarvi lo stipendio o magari per mettervi al sicuro i risparmi di tanti anni di lavoro, sono tante le persone che ricorrono alla soluzione più comoda e veloce, quella di aprirsi un conto corrente bancario presso uno dei maggiori istituti di credito come Unicredit, SanPaolo o BNL.

Ci chiediamo però: sarà anche la più sicura tra le soluzioni? Sì, lo è, ma bisogna aprire bene gli occhi e non cadere nelle diffuse trappole su internet. Sono numerose le persone che al giorno d’oggi sono vittime di phishing. Ci rivolgiamo soprattutto a coloro che non sono pratici nell’uso di internet, o a chi, leggendo frettolosamente, non pone le dovute attenzioni a notizie che potrebbero farlo trovare nei casini.

 

Che cos’è il phishing?

ll phishing è un tipo di truffa effettuata su Internet. Si attua in questo modo: un malintenzionato, fingendosi un ente affidabile in una comunicazione digitale, tenta di ingannare la vittima convincendola a fornirgli informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso. Così facendo è possibile svuotare interi conti bancari.

 

Come avviene la truffa ai conti correnti?

Recentemente sono state vittime di truffe anche gli utenti di importanti banche italiane, quali l’Unicredit, l’Intesa San Paolo e la Banca nazionale del lavoro. I truffatori, detti appunto phishers, inviano email fasulle agli utenti, con un indirizzo di posta elettronica molto simile a quello delle banche in questione, nelle quali allegano un link.

L’utente, portato ad aprire tale link, viene reindirizzato ad una pagina web molto simile a quella di un’area riservata dei siti delle banche, nella quale è richiesto di inserire dati anagrafici, numero di conto corrente, codice di accesso, e tante altre informazioni personali.

Così facendo nel giro di pochi secondi i truffatori hanno la possibilità di entrare nei conti correnti ed effettuare ogni tipo di operazione desiderata, prelevando somme ingenti di denaro. Non solo tramite email avvengono tali truffe, ma talvolta anche con degli SMS o con chiamate da numeri privati che simulano dei call center.

 

Com’è possibile difendersi?

Innanzitutto è stato chiarito, soprattutto dalle banche Unicredit, San Paolo e Bnl, che non vengono e non verranno mai inviate email o SMS da parte loro, con le quali invitano gli utenti ad accedere all’area riservata o segnalano anomalie dei propri conti.

Un consiglio da darvi è quello di leggere bene l’indirizzo email da cui vi arriva la notizia, in quanto, molte volte, il nome che compare è uguale a quello della banca, ma l’indirizzo email differisce, anche solo per il dominio di posta elettronica. È conveniente, poi, attivare i servizi di controllo a distanza, in modo da essere subito informati degli spostamenti di denaro che avvengono sul conto.

Infine, qualora vi trovaste in situazioni del genere, è consigliato bloccare immediatamente il conto bancario attraverso il servizio di Contact Center, in modo da evitare di far prelevare ancora più denaro e ovviamente rivolgersi subito alle autorità competenti per denunciare l’accaduto. Se si è stati truffati, è sempre bene, infine, rivolgersi alla banca di interesse per cercare di recuperare il denaro perduto.

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