email phishing attacco hackerI messaggi email possono sembrare innocui ma nascondere delle pericolose insidie per gli utenti meno inclini ad una valutazione critica del contenuto e degli allegati che mascherano spesso dei link fasulli e dei redirect il cui scopo è uno solo: prosciugare tutto il credito del tuo conto in banca.

Oggi vedremo quali siano le 3 tipologie di email da evitare a priori in quanto pregiudizievoli di creare situazioni incresciose e poco desiderabili. Statene alla larga.

 

Email false: stai lontano da questi 3 pericoli

Come per il recente caso Paypal anche una comune email proveniente da una fonte presumibilmente ed egualmente attendibile può nascondere dei pericoli inimmaginabili che vi portano via del denaro e del tempo prezioso da sprecare per blocco carte, denunce e riapertura nuovo conto bancario.

Per evitare tutta questa scomoda trafila ed il disagio di attendere mesi e mesi per un risarcimento che potrebbe non arrivare mai occorre prendere in mano le redini della situazione anticipando le mosse degli avventori che tentano in ogni modo di estorcere informazioni sensibili e preziose. 

Phishing è divenuto ormai un termine di uso comune nell’ambito dell’informatica. Riferimenti a siti di e-commerce con offerte strepitose e chiari tentativi di replicare siti bancari (pharming) sono metodi di adescamento comune che anticipano sicuramente un attacco in piena regola. Ecco come evitare il peggio.

 

Conferma dati personali

Nessuna banca, azienda o società di alcun genere richiede la compilazione in chiaro e via mail o tramite form online dei propri dati personali. In nessun caso bisogna prendere per buona qualsivoglia tipo di comunicazione del genere.

Il trattamento dati viene svolto in sede o direttamente dal sito web della banca la cui liceità deve essere confermata attraverso una semplice ricerca online tramite sito WhoIs a verifica dell’identità, del dominio e della data di registrazione del sito cui si concedono i certificati.

 

Premio in denaro

Nessuno regala niente, ben che meno 100.000 euro. La cosa è semplice: se è troppo bello per essere vero allora non lo è. E nel contesto delle email truffa questa è la situazione topica. Nel momento in cui viene proposto un premio in denaro c’è una sola cosa da fare: cancellare il messaggio e non aprire link ed allegati. Meglio tentare la fortuna altrove.

 

Il tuo telefono ha l’HIV

Titolo ironico a parte, come fa un mittente (seppur apparentemente non sconosciuto) a sapere che il vostro telefono ha contratto un malware? La prima sensazione è quella di essere in corsi in un falso positivo, ma non sempre il buon senso è cosa comune. In questi casi bisogna sapere una cosa: il vostro telefono è in perfetta salute. Non c’è alcun virus, alcuna minaccia e nessun errore di sistema che rallenta o blocca il telefono,

L’unico rischio, in questo caso, è quello di dover bloccare il vostro conto in banca per un furto dati perpetrato a regola d’arte facendo leva sul vostro timore di essere sotto attacco. Non aprite nulla e non inviate mai dati personali. Sono le regole base per un utilizzo coscienzioso della rete e per preservare integri i vostri dati.

E voi siete caduti vittima di raggiri e truffe simili? Fateci sapere come avete risolto o se siete stati vittima di attacchi di posta elettronica che nel solo 2017 hanno estorto in media 950 euro.

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