giochi IAI giochi degli ultimi anni hanno senz’altro introdotto un nuovo modo di divertirsi grazie a livelli accuratamente studiati per garantire il massimo dell’interattività e della grafica.

Ad ogni modo si conta su ulteriori passi in avanti che contemplano la massiccia presenza di sistemi a rete neurale che consentano di accrescere il divario generazionale con i titoli attuali, che di fronte a tali ottimizzazioni appaiono fin troppi piatti e scontati. Questa l’idea del Politecnico di Milano che conta di mettere a punto una rete neurale in grado di progettarne autonomamente giochi mozzafiato.

 

Giochi ottimizzati grazie all’intervento dell’Intelligenza Artificiale

I giochi del mese di maggio 2018 hanno senz’altro suscitato il nostro interesse ma passano in secondo piano di fronte ad un progetto concepito nel contesto della rete neurale GAN ovvero Generative Adversarial Network, una nuova piattaforma basata su due algoritmi di intelligenza artificiale che collaborano all’unisono al fine di creare mappe e livelli di gioco davvero molto appaganti sotto il profilo dell’esperienza gaming.

Dati provenienti da migliaia di livelli vengono forniti all’IA che li processa creando livelli simili nel primo stadio sulla base di centinaia di parametri. Il secondo stadio chiamato Discriminator Network, invece, analizza i livelli originali creati dagli umani ed offre quindi una semplice funzione di riconoscimento e discernimento delle piattaforme di livello.

Per il momento si lavora all’eterno Doom sebbene i ricercatori siano fermamente convinti dell’alta scalabilità dei propri sistemi e quindi della concreta possibilità di applicare il modello su larga scala. Ne vedremo delle belle, anzi ne giocheremo delle belle. Questo è sicuro. Ne siete convinti anche voi?

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