Rimodulazioni Vodafone, TIm e Wind: AGCOM conferma misura cautelare

Oggi il mondo delle telecomunicazioni è una realtà ben radicata e sviluppata nella nostra società. Pertanto, gli operatori del settore sfruttano questo sviluppo per modulare le proprie offerte e scadenze senza rispettare i limiti e vincoli imposti dalla legge. In questa direzione, il consumatore è ben protetto però dall’Agcom che si occupa di visionare che nel settore si rispettino le regole.

Recentemente, i colossi mondiali delle telecomunicazioni – tra cui Telecom, Vodafone, Wind e 3 Italia – hanno congiuntamente deciso di porre la scadenza delle varie promozioni ogni 4 settimane, portando così un aumento delle mensilità annuale che da 12 sono passate a 13. Gli operatori pensavano in tal modo di poter aumentare i propri introiti facendo pagare 13 mensilità anziché 12. Per questo, il garante per le telecomunicazioni ha deciso di avviare delle indagini.

Il compito di AGCOM

Infatti, di questa situazione si occupa AGCOM che, visionando i dati e ciò che avevano deciso i colossi a sfavore degli utenti, hanno portato l’ente a prendere delle misure cautelari a tutela dei consumatori. I gestori telefonici hanno subito prima il richiamo del Garante delle concorrenze e del mercato, e poi si sono viste recapitare delle misure cautelari con le quali si chiedeva di riformulare immediatamente le offerte verso gli utenti e di farle tornare come in precedenza, ovvero a 12 mensilità annuali, facendo così rientrare nei canoni previsti in precedenza tutte le offerte.

Le misure cautelari sono state emanate dall’AGCOM proprio perché si pensa che i 4 colossi abbiano insieme deciso di passare la fatturazione da 12 a 13 mesi facendo lievitare i costi dei rinnovi. Con questi provvedimenti il Garante punta quindi a spingere i colossi a rimodulare le proprie offerte, costi e rinnovi come lo erano in precedenza senza andare ad intaccare gli utenti. Inoltre AGCOM spera che i 4 colossi non abbiano sfruttato l’entrata in vigore della nuova legge sulle telecomunicazioni che ha posto in posizione di svantaggio la maggior parte degli utenti.

Se così non fosse allora i colossi si vedranno confermare le misure cautelari che AGCOM ha emanato contro di loro. Ovviamente tutto ciò nel frattempo sta penalizzando l’utente che ogni giorno lamenta di questa situazione di stallo visto che il provvedimento sembra ancora non produrre i propri effetti.

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