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Dopo lo scandalo sul furto dei dati personali per manipolare la campagna presidenziale 2016 in USA, è ora di dare uno sguardo approfondito al vostro profilo Facebook per proteggerlo da altri ladri di dati. Le società come la Cambridge Analytica, d’altronde, hanno, sì, ingannato gli utenti con un sondaggio mirato a raccogliere dati, ma è pur vero che tali informazioni utili alla profilazione le abbiamo fornite noi spontaneamente. E, nessuno stupore, lo facciamo tutti i giorni. Come? Ve lo spieghiamo subito.

Il nostro comportamento sui social network è la causa del nostro male

Normalmente, quando usiamo un servizio o colleghiamo un’app a Facebook garantiamo accesso ai nostri dati personali a persone ignote pronte a sfruttarci, oppure a vendere le nostre informazioni a malintenzionati. Cambridge Analytica è un’azienda che lavora in questo modo, non del tutto legale, ma il più delle volte tollerato da Facebook e totalmente ignorato da noi utenti. E’ ora di reagire e riprendere il controllo della vostra vita reale.

C’è un continuo data sharing attraverso le app. Ogni app che avete collegata o che usate su Facebook vi ha chiesto un accesso preliminare prima di garantirvi l’accesso. Cosa condividiamo veramente? Spesso, quando vogliamo utilizzare un servizio online o un’app di Facebook, ci viene chiesto di creare un nuovo account per quel sito o di usare il nostro accesso a Facebook stesso. E’ facile e seducente optare per l’account del social network, perché più veloce e semplice. Basta un click. La conseguenza è che spesso condividiamo post o informazioni a nostra insaputa grazie a quel click. Tutto quello che c’è sul vostro profilo verrà sfruttato senza pietà.

Pochi passi per riprendere il controllo dei nostri dati

Se andate su Impostazioni, sul menu laterale selezionate app e vi si aprirà una maschera con tutte le app collegate al vostro account e il tipo di dati in condivisione con gli sviluppatori. Se ce ne sono alcune di sospette, obsolete o giochi che non usate più, scollegatele immediatamente. Purtroppo, tenete a mente che gli sviluppatori potrebbero avere ancora i vostri dati, nonostante vi siate scollegati. Facebook stesso recita che l’unico modo per recuperare quei dati è contattare lo sviluppatore dell’app. Buona fortuna.

App usate dai vostri amici. Sembra paradossale, ma le app installate dai vostri amici mettono in pericolo anche i vostri dati. Il discorso è semplice: quando voi avete installato un’app, di solito condividete con amici o con tutti gli utenti le vostre azioni all’interno di quell’app. Quello che vedono di voi gli amici, lo vedono anche gli sviluppatori. Come prima, in impostazioni-app potete vedere con chi condividete i vostri dati.

La ricetta sarebbe non condividere più dati in futuro. Sappiamo però, che su un social network è praticamente impossibile. Siamo dentro apposta, per farci vedere e condividere la nostra vita. Se volete proteggervi anche dalle app che usano gli altri, andate sempre su impostazioni-app e scegliete la smaschera chiamata “Applicazioni usate dagli altri” e togliete le spunte su tutto ciò che vi è caro.

Ricordate, ogni tipo d’informazione che condividete con servizi e app, anche se ritenete siano innocue, potrà essere utile a qualche azienda tipo Cambridge Analytica.

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