Essere bloccati su WhatsApp può essere definito quasi di routine. Spesso capita, magari durante liti particolarmente accese, che un contatto della nostra rubrica decida di rompere i canali di comunicazione con noi.

A differenza di altri servizi o di social network (Facebook ed Instagram in primis), riconoscere di essere bloccati su WhatsApp non è poi così semplice ed automatico.

Il finto mito del blocco

In molti credono che i segnali per riconoscere di essere stati bloccati sono la mancanza della foto profilo ad un determinato contatto e l’assenza di aggiornamenti come stati e storie.

Questi elementi (e la loro mancanza) rappresentano sì una prova, ma non ci danno la certezza sul nostro stato di “bloccati”. L’utente in questione potrebbe aver deciso di occultare tale informazioni a tutti i suoi contatti o…potrebbe averci cancellato dalla rubrica!

Indagare attraverso i gruppi WhatsApp

L’unico sistema per riconoscere con precisione un eventuale stato di blocco ha nei gruppi il suo strumento principale. Attraverso le conversazioni di massa possiamo sapere se siamo stati bloccati o meno da un nostro amico.

Tutto ciò che dobbiamo fare è creare una bozza di chat con tre o più numeri. Al momento della creazione sarà necessario selezionare dalla rubrica il contatto su cui intendiamo indagare. Se questo contatto è disponibile all’aggiunta sui gruppi, significa che non siamo stati bloccati; in caso contrario, non ci saranno dubbi sul nostro stato di “bloccati”.

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