postepay-evolution-1Dagli anni 50 del secolo scorso si sta diffondendo nel mondo un metodo di pagamento alternativo ai soldi in contanti: le carte di credito. Un metodo semplicissimo e abbastanza sicuro che consiste nell’avere un conto in banca nel quale si depositano i propri risparmi, stipendio e ogni tipo di denaro liquido e a questo conto è associata una carta elettromagnetica grazie alla quale riusciamo ad accedere al nostro conto senza doverci recare a uno sportello bancario.

Nel 2003 la società italiana che si occupa e gestisce il servizio delle poste ha deciso di creare un metodo analogo per il servizio da loro offerto, consentendo così a tutte le persone che avevano un libretto di deposito di associarlo a una carta, creando così un pass mobile per accedervi e prelevare anche quando gli uffici erano chiusi.

Col tempo ovviamente i servizi si sono evoluti fino ad oggi dove abbiamo PostePay Evolution, l’alternativa bancaria della posta, grazie alla quale si possono scambiare soldi tra i propri contatti in rubrica, vedere il saldo, effettuare un bonifico, accreditare lo stipendio, pagare tramite questa le bollette e tanto altro ancora, anche se questa si tratta di una carta prepagata, ovvero una semplice carta che si può prendere e attivare in un servizio postale e per versare dei soldi bisogna semplicemente avere il numero a 16 cifre.

Postepay, le truffe più diffuse nel 2018

Ultimamente si stanno diffondendo proprio per queste carte e per altri servizi di carte Poste Italiane dei fenomeni di truffa:

  • Payment connectionless: dovuto al fatto che le carte sono dotate di un contatto a tecnologia NFC (Near Field Communication, ovvero comunicazione in prossimità), per i pagamenti è possibile non inserire più il codice pin ma anche solamente avvicinare la carta al pos e pagare in completa tranquillità, ovviamente sperando che il pos non sia difettoso e richieda il pin. Quindi in questo modo è possibile completare con successo degli acquisti pur non essendo i proprietari della carta ed è abbastanza pericoloso soprattutto per gli utenti che si fanno accreditare lo stipendio in essa.
  • Essere a conoscenza del codice a 16 cifre: questo metodo, più semplice del precedente perché non prevede il furto fisico della carta, è il più semplice da usare nei siti di acquisto online richiedenti solo il numero a 16 cifre, senza nessun codice di verifica riportato sul retro. E’ talmente facile che il ladro di turno può così acquistare tutti gli oggetti della sua lista dei desideri senza spendere un soldo e farci ritrovare la carta forse con qualche piccolo centesimo. E’ possibile però trovare il malintenzionato che ha comprato di tutto su internet con la nostra carta, basta semplicemente denunciare e dai movimenti della carta si risale all’acquisto, sperando che il truffatore non sia troppo esperto, anche all’indirizzo del computer da lui/lei usato.
  • Chiamate call center: risalente alla scorsa estate questo metodo consiste in una chiamata da parte di call center di poste italiane (ovviamente falso) che richiedevano nome utente, password e vari codici relativi alla carta perché dovevano effettuare un aggiornamento importante e riservato solo ad alcuni clienti. Come smentito subito da Poste Italiane, loro non hanno chiamato nessuno e tanto meno volevano sapere i codici perché sono completamente segreti per il cliente.
  • Troyan e-mail: quest’ultimo metodo è invece più articolato poiché consiste nell’inviare tramite e-mail un link relativo a Poste Italiane e che l’utente deve aprire per degli aggiornamenti o importanti comunicazioni di servizio. Accedendo a questo link si tratta di un virus in grado di acquisire da internet tutti i dati relativi alla nostra Poste Pay senza che noi ce ne accorgessimo minimamente.

Leggi anche: Postepay, le truffe anche su Whatsapp

Per ovviare a tutti questi nuovi sistemi di truffa vi consigliamo quindi di non tenere i vostri dati sensibili memorizzati su un computer o qualunque dispositivo, sapere di avere in un luogo sicuro la carta, non dare il codice a nessuno e non aprire link sospetti, diffidare dei ccll-center e delle e-mail in Spam ma anche controllare periodicamente i movimenti della carta.

Articolo precedenteWhatsApp: blocca un contatto che ti dà enormemente fastidio
Articolo successivoMediaset Premium riparte: sono ufficiali i nuovi abbonamenti con un mese Gratis