iliadCambia il mercato della telefonia mobile, oltre le Alpi, infatti, truppe francesi sono pronte all’offensiva nei confronti dei colossi d’italica discendenza. La minaccia è rappresentata da Iliad, la più grande società di telecomunicazioni francese. La società con sede a Parigi, fondata nel 1990, dopo essersi affacciata nel panorama italiano, nel 2017 ha disciplinato la propria struttura societaria definendo Iliad Italia S.p.A., con sede a Milano, e annuncia il proprio ingresso nel mercato della telefonia mobile nella prima metà di questo 2018.

Ma come può una società, seppur stabile come quella francese, competere con chi si divide il mercato della telefonia da oltre vent’anni? Cerchiamo di capirci qualcosa.

Iliad Italia ha cavalcato l’onda di cambiamento procurata dalla fusione di WIND con H3G, secondo quegli che erano gli accordi a livello europeo, infatti, la neo-eretta WIND3 avrebbe dovuto cedere parte delle sue frequenze al miglior offerente, ciò, in effetti, è quello che è accaduto, l’acquirente, infatti, è stata proprio Iliad, o meglio Iliad Italia, la quale ha portato, sempre nel 2017, il proprio capitale investibile a 350 mln di euro. Completando un investimento totale di 1 miliardo di euro, con il quale si propone di affittare da Cellnex Telecom la propria rete e ultimare concretamente il progetto che vede, appunto, Iliad, come nuovo operatore di telefonia mobile italiano.

Il cambiamento che si manifesta all’orizzonte, ovvero il lancio dell’operatore sul mercato è, infatti, previsto in Aprile 2018, non è, però, da considerarsi come una minaccia per i consumatori. L’ingresso in un mercato concorrenziale di una nuova realtà d’offerta, non può non essere bene per il consumatore il quale dovrà, come in realtà è sempre bene fare, attendere il momento propizio approfittando delle offerte che gli sono proposte. Inoltre, sono previste circa mille nuove assunzioni sul territorio, che specialmente in un periodo di recessione sono sempre bene accette.

L’unico problema risiede quindi nella mente di chi già era seduto a tavola e si “spartiva” le varie pietanze (clienti) che aveva da offrire il nostro stivale, parliamo di TIM e Vodafone in primis, che di certo non resteranno ferme di fronte a tutte queste novità, anzi qualcosa stanno già facendo.

Tim, infatti, ha già stanziato i fondi necessari per potenziare Noverca, la piattaforma attraverso la quale viene gestita Kena, che ora supporterà la rete 4G LTE.

Vodafone dal canto suo è già pronta a immettere sul mercato il suo “operatore virtuale”.

Non ci resta che aspettare Pasqua quindi, e vedere cosa cambierà concretamente nel panorama nostrano.

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