I colloqui per la fusione tra Qualcomm e Broadcom sono stati posticipati nuovamente, poichè l’amministratore delegato di Broadcom Hock Tan ha dichiarato di essere “stupito” del fatto che il produttore di chip con sede a San Diego non è disposto a incontrare il suo acquirente prima di martedì.

Come vi abbiamo comunicato pochi giorni fa, Qualcomm ha rifiutato la nuova offerta di acquisizione. Il nuovo incontro porrà le basi per l’ennesimo tentativo di giungere ad un accordo. Broadcom, la scorsa settimana, ha alzato la sua offerta iniziale del 24%, offrendo mettendo sul piatto ben 121 miliardi di dollari – proponendo quindi la più grande fusione mai vista nella storia del settore tecnologico.

Il consiglio di amministrazione di Qualcomm ha respinto all’unanimità l’offerta, citando importanti problemi normativi e affermando che ”la cifra non è congrua” per il valore attuale di Qualcomm. Broadcom rimane comunque fiduciosa, ritenendo assolutamente plausibile un accordo entro la fine di questa settimana.

San Diego, d’altra parte, sta attualmente cercando di concludere l’acquisizione di NXP Semiconductors, azienda olandese del valore di 38 miliardi di dollari.

Uno dei problemi più importanti risiede nel probabile parere contrario delle autorità di regolamentazione, poichè verrebbe a creare una superpotenza che potrebbe monopolizzare il mercato dei chipset mobile. Inoltre, Broadcom non ha considerato nemmeno una clausola di risarcimento qualora l’accordo sfumi.

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