News FeedAria di novità nel campo dei social: con un post pubblicato da Mark Zuckerberg giovedì scorso e condiviso dal referente del News Feed, Adam Mosseri, Facebook ha annunciato un radicale cambiamento riguardante il proprio algoritmo.

Non è la prima volta che la piattaforma subisce variazioni in merito: difatti, nell’aprile del 2016 erano già state introdotte modifiche nel News Feed privilegiando, in quel caso, non più gli articoli in grado di assicurare interazione tra gli utenti, bensì quelli che catturavano l’attenzione del lettore per più tempo.

Closer Together” è il loro accattivante slogan; tramite queste due semplici parole, si può riassumere lo scopo dell’azienda: porre amici e famiglia al centro dell’esperienza social, privilegiando sulla propria home i post delle persone che abbiamo più a cuore.

Come si evince dal discorso che Zuckerberg ha pubblicato sul proprio profilo, sembra che il feedback ricevuto recentemente da parte della community lo abbia fatto riflettere: a quanto pare, i post riguardanti media, pubblicità e business stanno affollando lo spazio personale che gli utenti hanno a disposizione per poter entrare in connessione fra di loro.

Il CEO del social si sente responsabile del servizio messo a disposizione e ritiene che Facebook non dovrebbe avere uno scopo esclusivamente ricreativo, ma dovrebbe anche garantire il benessere delle persone; così, forte di questo pensiero, ha deciso di intraprendere un grande cambiamento del social, iniziando proprio dalle sue fondamenta.

Modifiche al News Feed: Facebook perde 3,3 miliardi di dollari

La prima innovazione potrà essere riscontrata nel News Feed, in cui verranno ridotti notevolmente i post a scopo commerciale, in modo tale da rendere accessibili agli utenti molti più contenuti da parte di famiglia, amici e gruppi.

Zuckerberg ha dichiarato di essere pienamente consapevole di ciò che comporterà tale scelta: una netta riduzione del tempo che gli utenti trascorreranno sul social; tuttavia, sostiene che la piattaforma ne beneficerà in qualità. In sostanza, sceglie la qualità alla quantità.

Ma non è l’unica conseguenza di tale cambiamento: meno pubblicità equivale a meno denaro; difatti, dopo poche ore dalla notizia, il titolo in Borsa è sceso, costando al fondatore di Facebook ben 3,3 miliardi di dollari. Una cifra senz’altro ragguardevole, eppure quasi insignificante, se paragonata ad oltre i 70 miliardi che possiede.

Gli investitori non sono gli unici ad essere perplessi riguardo le novità introdotte e i più scettici cercano di far luce su un possibile risvolto della medaglia: ponendo una maggiore attenzione nei confronti di post degli utenti, piuttosto che di famose aziende o di importanti testate giornalistiche, questo potrebbe contribuire a diffondere o pubblicizzare eccessivamente informazioni non del tutto accurate.

Ergo: tutto ciò che sarà condiviso da noi o dai nostri amici verrà posto in primo piano, indipendentemente dal suo peso culturale o dalla veridicità dei contenuti.

Si pensa che questa mossa potrebbe essere nata con l’intento di scacciare, una volta per tutte, le accuse mosse a Facebook di non riuscire ad ostracizzare le fake news; ma, neanche in questo caso il problema sembra essere risolto, poiché, tramite il nuovo algoritmo, le fake news potrebbero trovare nei post di amici o parenti una strada collaterale per poter emergere.

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