Sarà un 2018 molto importante per capire quali saranno gli sviluppi della telefonia mobile. Come tutti ben sanno, infatti, dal prossimo Aprile (o anche prima, a seconda delle strategie commerciali dei diversi brand) ritornerà la fatturazione ogni trenta giorni al posto di quella ogni quattro settimane.

TIM, Vodafone e Wind: rimborsi a tutti i clienti

TIM, Vodafone e Wind, i grandi provider attivi in Italia, dovranno quindi rimodulare le loro tariffe, ma non solo. Secondo gli esposti dell’AGCOM le aziende saranno anche costrette a rimborsare i loro clienti attivi nel 2017 dei soldi acquisiti in più con i pagamenti ogni quattro settimane.

I rimborsi richiesti dall’AGCOM sono relativi ai contratti ADSL, Fibra e voce per la casa. Dovrebbero essere quindi esclusi tutti i contratti per la telefonia mobile.

Secondo i calcoli effettuati dagli esperti, ogni azienda sarebbe costretta a sborsare un milione di euro per i rimborsi alle utenze. Considerate le mensilità dalla prima metà dello scorso anno, in media ogni cliente dovrebbe acquisire un credito di due euro a mensilità per un totale di 16-20 euro.

Il ricorso al TAR

Il rimborso non è ancora sicuro ed il condizionale è ancora d’obbligo. TIM, Vodafone e Wind, infatti, hanno continuato la loro battaglia legale e si sono rivolti al TAR che presto dovrà decidere in merito.

La partita è quindi ancora aperta anche perché i gestori non vogliono mollare la presa. TIM, ad esempio, già ha annunciato che affronterà il cambio di fatturazione ma provvederà anche a rimodulazioni di tutti i contratti attivi.

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