Ancora una volta OnePlus (azienda cinese produttrice di smartphone fondata nel 17 Dicembre 2013) ci propone un prodotto dalla qualità e le prestazioni elevate: signore e signori ecco a voi OnePlus 5T.

Il telefono, prodotto direttamente dalla sede centrale di Shenzhen, approda sul mercato con un costo di 499,00-550 €, variando il prezzo in base a due modelli: uno con 6 GB di RAM e 64 GB di memoria interna, l’altro con 8 GB di RAM e 128 GB di memoria interna. Cifra esorbitante direte, ma entriamo più nello specifico per farvi innamorare di questo piccolo gioiello tecnologico.

All’acquisto del prodotto riceverete la scatola che, appena aperta, rivelerà il vostro terminale con sotto il solito scatolino rosso di OnePlus con all’interno un manuale d’uso e la graffetta per l’apertura del vano sim. Una volta tolto il suddetto scatolino saranno presenti il caricatore DASH e il cavo ufficiale che vantano la ricarica cellulare più veloce sul mercato (i due pezzi sono inseparabili, nel senso che l’uno senza l’altro non grantiscono la ricarica veloce massimizzata, ovviamente il dispositivo potrà essere caricato con altri prodotti adattabili).

Hardware

Come il suo predecessore, ovvero il OnePlus5, il Oneplus 5T presenta lo stesso processore Qualcomm Snapdragon 835, per un totale di 8 core, 4 core da 2.45 Kryo + 4 core da 1.9 Ghz Kryo, con GPU Adreno 540, il tutto sorretto o da 6 o da 8 GB di RAM (dipende dal tipo acquistato), capaci di rendere efficiente l’apparato e di ridurre al minimo i consumi.

Come già accennato, la memoria interna dipende dal modello acquistato, è disponibile sia da 64 che da 128 GB, purtroppo non è possibile utilizzare delle memorie espandibili. La caratteristica che risalta il device e che rappresenta il trend del momento è sicuramente lo schermo  Amoled con Corning Gorilla Glass da 6.01 pollici, con risoluzione da 1080 x 2160 pixel e densità 401 ppi  , una goduria per la vista e per l’estetica, che con i suoi 16 milioni di colori lo rendono davvero un modello affascinante e unico.

L’unica cosa che non rende lo schermo perfetto è che non è molto oleofobico, consigliamo quindi l’applicazione di pellicole trasparenti o vetri temprati. Il design segue quello del suo predecessore, la filosofia dell’Orizon Line, mantenendo la stessa posizione per il tasto power, il carrello per la micro-sim, il bilanciere di volume e lo slider zigrinato che permette di passare dalla modalità silenziosa alla modalità suoneria.

Lo stesso sono presenti le casse mono poste vicino all’entrata usb di tipo C, affiancata dallo jack audio, presente nonostante le dimensioni del disposititvo. Aumenta di peso, arrivando a 162 g, con dimensioni 156.1 x 75, con soli 6,3 mm di spessore che, per un dispositivo che ha integrata la batteria non removibile, è davvero incredibile.

Foto e Video

Un altro pezzo forte del prodotto è sicuramente la doppia fotocamera posteriore (rispetto al device precedente è stata rialzata, caratteristica a mio parere un pò scomoda) da 16 Mp  con risoluzione da 4639 x 3436 pixel e flash dual led capace di scattare foto incredibili anche con scarsa luminosità. La fotocamera anteriore possiede anch’essa 16 Mp alla quale è stata integrato il riconoscimento facciale per sblocca schermo affidabili e veloci.

Oltre allo scatto perfetto, il OnePlus 5T può girare video con la fotocamera posteriore in 4K, ovvero a 2160p, alla velocità di 30 fps, con possibile slow motion a 120 fps, mentre quella frontale può registrare in Full HD a 30 fps con opzione HDR.

Come già accennato in precedenza, il prodotto vanta una ricarica velocissima, il tutto anche grazie alla sua batteria litio da 3300 Mah non smontabile, sviluppata minuziosamente dalla ditta cinese che ha cercato un buon compromesso tra efficienza e durata in questa componente davvero accattivante.

Software e specifiche

Ciò che ha sbalordito i clienti abituali di OnePlus è il sistema operativo: tutta la community si aspettava l’inserimento dell’attuale Android Oreo ormai universale, invece è rimasto lo stesso di OnePlus 5, Android 7.1.1 OxygenOS Nougat che ha fatto storcere il naso un po’ a tutti.

A questo piccolo ”problema” c’è già una buona soluzione, ovvero la presenza di frequenti aggiornamenti che verranno rilasciati da un gruppo specializzato di OnePlus creato appositamente per la risoluzione di bug e glitch nel sistema operativo, il tutto per rendere l’esperienza il più gradevole possibile. Un piccolo optional cambiato rispetto al modello precedente (per necessità a causa del nuovo schermo a 18:9) è sicuramente il Finger Print, ovvero il dispositivo per il riconoscimento delle impronte digitali, posto sul retro del dispositivo.

Ovviamente abbiamo potuto testare con mano lo smartphone e le nostre prime impressioni sono state: è davvero molto scivoloso al tatto! L’alluminio anodizzato di cui è fatta la scocca è di pregevole fattura, ma ha pochissimo grip. Ma non disperate,OnePlus ha pensato anche a questo: in dotazione, nello scatolo del telefono, è presente una cover in TPU trasparente davvero molto ergonomica che risolve questo piccolo problemino. Il telefono si presenta davvero fluido e piacevole, ma la sua grandezza rende il touch poco  raggiungibile in tutti i suoi punti.

Il telefono possiede, oltre ai classici toogle del wifi, gps, suoneria ecc. , un sistema chiamato ”Modalità di Lettura” che rende lo schermo adatto alla lettura di e-book, agevolando la vista del lettore. E’ possibile poi pre-impostare questa modalità per determinate applicazioni che, una volta aperte, attiveranno il toogle e, una volta chiuse, lo disattiveranno.

Un opzione che ci ha davvero resi increduli è l’introduzione di Parallel Apps, ovvero della funzione App simili, che permette di poter gestire (solo per le app supportate) dua account diversi sullo stesso device, ad esempio Telegram. I test apportati sull’audio non hanno riportato nulla di eclatante: supporto vocale in chiamata buono, lo stesso con lo stereo mono che fa il suo dovere.

La geolocalizzazione con il GPS è davvero ottima, Google Maps funziona in maniera esemplare grazie al dispositivo, adatto quindi all’utilizzo del navigatore. Abbiamo anche testato la modalità gaming: utilizzando applicazioni come Asphalt e Temple Run è possibile evincere la ottima fluidità del device.

Senza alcun dubbio possiamo dire che l’esperienza videoludica è stata incredibile, l’ottimizzazione e i dettagli sono davvero ben riusciti, lo smartphone potrà sicuramente supportare applicazioni di alto calibro ad elevate prestazioni grafiche.

Come ultima, ma non meno importante, abbiamo testato la fotocamera che purtroppo ha mantenuto la focalizzazione digitale come il modello precedente, ma ciò non ha reso la qualità o la fluidità di immagine più scarsa, anzi, le foto sono incredibilmente nitide e i video in 4K parlano da soli.

Finiti i test, non possiamo che fare le nostre considerazioni finali: possiamo realmente parlare di evoluzione di OnePlus? Più che evoluzione qui si parla di upgrade di particolari componenti come il display che,diciamoci la verità, in 18:9, è un altro mondo rispetto al display del OnePlus 5. Rispetto al campo fotografico troviamo dei miglioramenti, in particolare nella fotocamera frontale che ci ha veramente sorpreso per quanto riguarda la possibilità di girare video in 4K.

Vi consigliamo questo dispositivo perchè attualmente è uno dei migliori top di gamma al prezzo di 499-550 €, forse è uno dei pochi device che può veramente competere con Samsung, Huawei e Htc sul mercato. Ancora, possiamo dirvi che la fotocamera, insieme al suo editor davvero semplice e intuitivo, la rendono davvero affascinante e,per gli amanti del genere, è davvero un ottimo compromesso.

Per gli amanti del modding e per chi vuole un telefono sempre aggiornato ricordiamo che OnePlus ha alle spalle una community davvero efficiente, con aggiornamenti sempre più frequenti, rendendo l’esperienza telefonica più piacevole e particolare.

Infine, un altro particolare che potrebbe spingervi all’acquisto di questo prodotto è sicuramente la batteria, vi sfidiamo a trovare un altro terminale che, dopo un uso intenso giornaliero, ha ancora un’ottima autonomia, il tutto va legato però a ciò detto pocanzi, ovvero che parte del merito va alla DASH charge, che permette di ricaricre il telefono fino al 100 % in 30 minuti.

Personalmente, da quando ho acquistato il terminale non posso più farne a meno, sia in ambito lavorativo che in ambito di messaggistica e di gaming, ma voglio comunque elencarvi dei motivi, seppur a mio parere abbastanza frivoli, per i quali non dovreste comprarlo: la fragilità dei materiali, purtroppo la scocca fatta in alluminio con la sua lavorazione è bella quanto fragile, bisognerebbe valutare l’idea di tenere sempre il cellulare nella cover, perchè basta davvero poco per graffiarlo; fotocamera troppo sporgente, va di moda ormai creare questi tipi di modelli fotografici che a mio parere sono davvero fastidiosi e antiestetici;  Finger Print sul retro, scambiato rispetto al suo predecessore, il pezzo risulta molto reattivo e al suo posizionamento devo dire che non è proprio un grande problema, basta farci l’abitudine; Usabilità, bisogna tenere conto delle dimensioni, stiamo comunque parlando di un telefono da 6.01 pollici, una persona con le mani piccole potrebbe trovare delle difficoltà.

Quindi, in conclusione, conviene davvero fare l’upgrade da OnePlus 5 a 5T? La risposta è no per chi possiede già il dispositivo in quanto le prestazioni sono le stesse e i cambiamenti sono pressochè pochi; si per chi deve acquistare un dispositivo nuovo e vuole godere di tutti i comfort di un top di gamma.

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