In attesa di essere in grado di produrre da sé i propri chipset, Apple si deve ancora una volta servire di un’azienda esterna. Ha bisogno di qualcuno in grado di produrre in massa dispositivi sofisticati e negli ultimi anni si è basata su due compagnie, Samsung e TSMC. Queste due realtà si sono sfidate per anni per accaparrarsi l’ordine di Apple, anche se a volte hanno anche collaborato insieme.

A questo giro TSMC ha battuto l’azienda sudcoreana vincendo in primis la corsa al processo 7nm. Grazie a questo passo avanti tecnologico l’azienda ha conquistato di diritto la possibilità di produrre i processori ad Apple, forse gli ultimi che la compagnia della mela avrà bisogno di commissionare ad altri.

TSMC

Si tratta di un’azienda taiwanese specializzata nella produzione di semiconduttori. Attualmente ha l’esclusiva per produrre il SoC A12 di Apple, oltre ad avere altri ordini da 40 clienti diversi che vogliono sfruttare il processo a 7nm.

TSMC prevede di mantenere la pressione su Samsung. Tra i progetti c’è la voglia di incorporare la tecnologia ultravioletta esterna (EUV) nel suo processo 7nm+ e nel frattempo continuerà a lavorare per lo sviluppo dei processi a 5nm e a 3nm. La società sta costruendo un nuovo impianto che verrà utilizzato per testare il processo a 5nm nella prima metà del 2019. Per il 2020 invece hanno previsto di riuscire a dar via alla produzione di quelli 3nm.

Gli iPhone di Apple del 2017 utilizzano il chipset bionico A11 realizzato proprio da TSMC che utilizza il processo a 10nm. È il primo SoC di Apple a trasportare una CPU hexacore. Due core vengono usati per compiti pesanti che risultano essere più veloci del 25% dell’A10. I restanti quattro core sono efficienti dal punto di vista energetico e sono il 70% più veloci rispetto a quelli della versione precedente.

Una brutta sconfitta per Samsung.

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