Verso la fine del 2017, Google aveva assicurato i propri utenti che i display AMOLED dei loro Pixel 2 e Pixel 2 XL non erano più soggetti al “burn-in”, a differenza di dispositivi con la stessa tecnologia come l’iPhone X. La grande G sembra aver implementato, quasi nel silenzio più totale, un aggiornamento che introduce misure per prevenire tale fenomeno.

Perché senza fare annunci?

Un aggiornamento era stato promesso, ma niente poi è stato annunciato eppure sepolto sotto una lunga lista di aggiornamenti qualcosa è stato trovato. A quanto pare la compagnia ha già rilasciato una patch per tutti i tipi di dispositivi Pixel, anche quelli del 2016.

Non sorprende che Google voglia tenere alti gli sforzi per mantenere alta la soddisfazione degli utenti rispetto ai loro dispositivi. Lo hanno sempre fatto e non c’è motivo di smettere ora, anche visto che la versione XL di quest’anno sembra avere qualche problema di troppo. Devono farsi vedere al lavoro per sistemare tutto, e allora perché non sbandierare questo aggiustamento allo schermo?

Google è sempre stata abbastanza trasparente, anche quando sono nati i primi dubbi proprio sul rischio del burn-in sui Pixel. Per evitare problemi la compagnia ha subito mostrato tutto quello che c’era da mostrare per far vedere che non c’era motivo di essere allarmati.

Ora che l’aggiornamento è stato trovato bisogna solo aspettare e vedere cosa Google ha da dire in proposito.

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