Tim CookSe pensiamo alle nostre buste paga, leggere un titolo del genere ci deprime un po’. Ma, per un’azienda del calibro di Apple, non si poteva immaginare altrimenti.

Tim Cook ha passato buona parte della sua carriera in Apple. Il suo nome, forse, non è noto ai più come quello di Steve Jobs. Ma fu proprio quest’ultimo ad assumerlo nel 1998 e, in seguito, nel 2011, ad affidargli il delicato (ma ben retribuito!) compito di amministratore delegato dell’azienda, sostituendo addirittura Jobs nel suo incarico quando le condizioni di salute gli proibivano di lavorare.

I numeri di cui veniamo a conoscenza sono testimonianza di un anno record di incassi per l’azienda. Il fatturato ha raggiunto cifre esorbitanti: ha toccato il 52,6 miliardi di dollari alla fine del quarto trimestre. C’è stato un aumento di un importante 12% rispetto all’anno scorso.

Il compenso personale di Cook, invece, è stato di circa 102 milioni di dollari, spiccioli più, spiccioli meno. Di questi, la fetta più grande, che rappresenta quasi l’88% (circa 89 milioni di dollari), deriva dal premio azionario. Quasi il 9%, invece, che corrisponde a circa 13 milioni di dollari, deriva dagli incentivi non equity (il doppio del 2016). Il suo stipendio, invece, ammonta a “soli” 3,06 milioni di dollari, un misero 3% del compenso totale che è finito nelle sue mani. Per quanto riguarda invece la cifra “cash”, si parla di circa 12,8 milioni di dollari per il solo anno 2017: cifra da capogiro, se si pensa che è aumentata di circa la metà (47%) rispetto all’anno precedente, in cui aveva sfiorato gli 8 milioni.

Tim Cook e il suo stipendio sproporzionato

La fonte di queste stime numeriche è rappresenta dalla SEC (Securities and Exchange Commission), ente federale che si occupa della vigilanza della borsa valori negli Stati Uniti, che ha rivelato tali cifre in attesa, per il 13 febbraio del 2018, della riunione annuale degli azionisti Apple. La SEC ha rivelato anche i compensi del Chief Financial Officer, l’italiano Maestri, della responsabile degli store Apple Ahrendts, di Srouji e Riccio, VP rispettivamente di tecnologie e ingegneria hardware, e infine di Sewell, il precedente consigliere generale, arrivano a 24 milioni di dollari.

Con una busta paga del genere, è inimmaginabile quali potrebbero essere le spese folli a cui potremmo lasciarci andare. Cook, dal canto suo, ha dovuto spendere per la propria sicurezza personale più di 200mila dollari, ai quali si aggiungono, sempre per motivi di sicurezza, quelli per l’utilizzo del jet privato, che superano i 90mila dollari. Tali spese gli sono state fortemente suggerite dal consiglio di amministrazione dell’azienda, allo scopo di rendere sicuro ed efficiente al massimo ogni spostamento del primo uomo della Apple.

Ed è così che alle soglie del 2018, la Apple, una delle aziende più famose del mondo, si prepara ad accogliere il nuovo anno con un fatturato più che miliardario. Apple attende inoltre di fare la stima delle vendite per il nuovo iPhone X, che si spera riesca a raggiungere il numero di vendite sperato.

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