Si sta sempre di più parlando dell’avanzata, quanto fantomatica, rete 5G. Anche in Italia se ne sta parlando con i maggiori operatori telefonici impegnati nella sperimentazione in varie città o nel caso di Fastweb anche a livello europeo. In questi giorni però è arrivata la prima specifica ufficiale.

Ancora agli albori

L’organizzazione che governa gli standard per cellulari, la 3GPP, in questi giorni riunita a Lisbona ha ufficialmente firmato la prima specifica per questa tecnologia, nello specifico per lo standard 5G NR.

Questa specifica completa copre un’ampia gamma di spettro. Va dalle bande da 600 a quelle da 700 MHz arrivando anche a quelle onde millimetriche da 50GHz.

Avere uno standard formale concordato da tutti permette una facilitazione del lavoro. Si tratta di un enorme passo avanti per riuscire a far funzionare le reti 5G reali e commerciali. Ora che è stato concordato uno standard la palla è in mano alle società che producono gli hardware e ai corrieri che poi li andranno a consegnare.

Avere un obiettivo formale diventa indispensabile in queste situazioni per grandi aziende come Verizon e T-Mobile che promettono già reti 5G per il 2018-2019. Forse un obiettivo esagerato, ma non per lo standard NR. Questo formato, ora come ora, risulta avere dei progressi “tangibili” e non rimane fermo ad essere un semplice logo sui dei documenti.

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