Quante volte vi siete innervositi dopo essere entrati – senza il vostro consenso – nell’ennesimo gruppo inutile su WhatsApp? Ora per il regalo di compleanno di un lontano cugino, ora per gli auguri di una determinata festività, capita con cadenza quasi quotidiana di avere a che fare con una noia del genere.

Purtroppo la piattaforma di messaggistica istantanea più popolare al mondo ancora non si è data da fare sotto questo punto di vista. Rispetto ai gruppi di Facebook, ad esempio, non è possibile usufruire dell’opzione per accettare o meno l’invito ad entrare all’interno di una comunità.

L’episodio di Valladolid

Rispetto a tutti gli utenti comuni di WhatsApp, sono un po’ più fortunati i cittadini di Valladolid. L’episodio che stiamo per raccontarvi ha davvero dell’inusuale.

Il governo municipale di un quartiere della città spagnola ha creato una chat WhatsApp ed ha inserito all’interno di questa oltre 250 persone senza avvertimento. Questi utenti, anziché lamentarsi o frignare, hanno deciso di rivolgersi alle autorità. Ne è conseguita quindi un’indagine da parte dell’Agenzia Spagnola per la Protezione dei Dati.

I provvedimenti contro i gruppi WhatsApp

Quest’ente ha ammonito il governo municipale di Valladolid ed ha costretto questo al pagamento di una non ancora decifrata somma pecuniaria. In un successivo comunicato, l’Agenzia ha inoltre segnalato come l’aggiunta massiccia di individui in una chat senza il loro consenso sia da considerare una vera infrazione.

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