La compagnia dalla grande G ha appena rilasciato un trittico di applicazioni dal nome un po’ strano, ma che arriva dritto al punto, “appsperiments“. Queste applicazioni sfrutteranno la tecnologia dietro il riconoscimento degli oggetti, la segmentazione delle persone, gli algoritmi per la stilizzazione e la codifica delle immagini.

Appsperiments

Una delle tre si chiama “Storyboard” e si tratta di un’esclusiva Android concettualmente molto interessante. L’idea alla base è quella di creare una singola immagine estrapolata da un video. L’app sceglierà da sola singoli frame da mettere insieme per creare un immagine simile ai poster dei film o alla pagina di un fumetto.

La seconda, dal nome forse non troppo accattivante, è “selfissimo“. Ovviamente l’app è incentrata sul prendere selfie. Come l’altra scatterà delle foto da sola, ma questa volta non a caso. Qual’ora i sensori del nostro dispositivo avvertiranno un assenza di movimento scatteranno una foto, come una cabina o un servizio fotografico. Una pecca evidente è il fatto che le foto saranno prese solo in bianco e nero, forse per un motivo artistico, ma pur sempre una restrizione. Al contrario della prima sarà disponibile sia per Android che per iOS.

L’ultima, esclusiva per iOS, si chiama Scrubbies. Questa è tutta incentrata sul fare video. Offre un maggior controllo della velocità e della direzione durante una scena. Permette anche di creare loop e di controllare la velocità di riproduzione di singoli pezzi all’interno del video completo.

Una mossa di Google fatta per sfruttare al meglio la tecnologia avanzata delle fotocamere presenti sulla quasi totalità degli smartphone in circolazione. Se l’esperimento funzionasse l’azienda potrebbe pensare di inserirle come app native nei propri dispositivi.

A detta della compagnia queste prime 3 sono solo la “prima rata” come a dire che in futuro ne vedremo altre. A questo punto se vi piace sperimentare non vi resta che provarle.

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