TIM, dopo un periodo di stasi e tranquillità, è tornata nel caos. Nei giorni scorsi, infatti, una nuova grande perdita è stata registrata all’interno dell’organico aziendale.

I problemi dell’operatore telefonico nostrano provengono da molto lontano. Era luglio 2017 quando, con un comunicato ufficiale, l’azienda comunicava il controllo e coordinamento da parte di Vivendi, la corrispettiva realtà francese.

In pochissimo tempo, il governo italiano ha fatto sentire la propria voce, esercitando il golden power sull’azienda ed affermando che qualsiasi nuova decisione aziendale sarebbe passata tra le mani dello Stato Italiano.

TIM, invece, ha iniziato a ribellarsi, affermando di non aver commesso alcuna infrazione. Gli incontri tra il ministro dello sviluppo economico, Calenda, e l’amministratore delegato dell’operatore telefonico, Genish, sono stati più che fruttuosi. Le parti sembrano essere riuscite a trovare un accordo.

TIM di nuovo nel caos, Micheli abbandona l’azienda

Arriviamo ad oggi, con la decisione del dottor Francesco Micheli, responsabile di Human Resources & Organizational Development e dei Progetti Speciali, di abbandonare il gruppo a partire dal 11 dicembre.

L’azienda, con il comunicato ufficiale, giustifica l’abbandono con la decisione di intraprendere nuove esperienze da parte del Micheli. Il vero motivo, tuttavia, non lo sapremo mai.

Al suo posto è già pronto a subentrare l’avvocato Agostino NuzzoloGeneral Counsels della società, con effetto immediato.

Nuovo grande scossone, quindi, in un’azienda sempre più precaria, almeno dal punto di vista aziendale, ma non nel fatturato. Ricordiamo infatti che, nell’ultimo bilancio è stato segnalato un record di oltre 1 miliardo di euro di fatturato. Economicamente l’azienda sta bene, lo stesso non si può dire da un punto di vista organico.

VIATIM
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