Galaxy-S9-and-Galaxy-S9-Plus

Samsung ha da sempre creato un vantaggio competitivo rispetto ai competitors focalizzando l’attenzione sull’installazione nel retro dei propri devices di fotocamere in grado di realizzare foto e video i cui risultati rasentano quelli di dispositivi professionali.

Il report realizzato da VTECH, azienda leader nel settore, dimostra e conferma che un obiettivo f/1.5 sia confermato, il che porterebbe Samsung ad un nuovo primato mondiale per quanto riguarda il comparto fotografico di dispositivi mobili top di gamma. Ad oggi, troviamo sul mercato smartphone come LG V30 e Huawei Mate 10 Pro in grado di offrire un’apertura focale pari a f/1.6, tecnologia già impensabile su un telefono anche solo pochi anni fa.

Samsung ha quindi deciso di alzare l’asticella, non solo arrivando ad un’apertura f/1.5, ma di installare un particolare meccanismo che per mette all’obiettivo del sensore di variare l’apertura focale in base alle condizioni circostanti. Va però spezzata una lancia in favore del Nokia N86 che pur essendo ormai lontano anni luce per quanto riguarda le tecnologie moderne, nel lontano 2009 presentava una peculiarità simile all’interno della sua fotocamera da 8 MP con obiettivo f/2.4-f/4.8. Nelle indiscrezioni trapelate non viene specificato se questa tecnologia sarà del tutto autonoma e automatizzata a seconda delle condizioni climatiche e ambientali o se dovrà essere l’utilizzatore a settarla e impostarla di volta in volta.

Galaxy S9, doppia fotocamera da urlo

Ciò che però è praticamente sicuro, poiché già confermato da ulteriori indiscrezioni, è che il nuovo modello delle serie Galaxy S troverà alloggiata sul retro una doppia fotocamera, con ogni probabilità integrata in modo analogo a quanto già visto su Galaxy Note 8, il cui secondo sensore (avente un’apertura focale pari a f/2.4) andrà a sostegno della realizzazione dell’ormai conosciuta modalità ritratto.

Ma Samsung non si è fermata qui, starebbe infatti implementando un sensore per il riconoscimento delle impronte digitali che andrebbe a sostituire il sensore fisico e andrebbe a posizionarsi sotto lo schermo permettendo lo sblocco dello smartphone direttamente appoggiando il dito sullo schermo, con ogni probabilità nella parte inferiore ma non è del tutto certo: si parla infatti di 12 punti di pressione distinti che consentirebbero lo sblocco in più parti del display portando così una serie di benefici non indifferenti nell’uso quotidiano.

Infine, attraverso un comunicato stampa, Samsung ha annunciato l’avvio della produzione dei SoC di seconda generazione del sistema produttivo, la cosiddetta 10LPP che è in grado di aumentare le prestazioni del 10% rispetto alla precedente con un consumo energetico minore del 15%.

Per maggiori dettagli e delucidazioni in merito alle innovazioni e alle tecnologie che l’azienda sudcoreana ha deciso di inglobare nei modelli del 2018 non ci resta che aspettare l’uscita di questi ultimi, in particolare del Galaxy S9 le cui indiscrezioni stanno ormai affollando il Web e la cui presentazione è prevista nel primo mese dell’anno nuovo.

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