Smartphone arriva la possibilità di misurare la temperaturaE’ ancora una volta l’Asia a stupirci con nuove invenzioni tecnologiche e questa volta la notizia proveniente dalla Corea del Sud sta già incuriosendo tutti quanti e sta facendo il giro del mondo.

Con i nostri smartphone, oggi giorno facciamo di tutto: navighiamo su internet, condividiamo con amici immagini e video istantanei, acquistiamo online, teniamo appunti, note, ascoltiamo musica, giochiamo.. ma se avessimo bisogno di misurare la temperatura del nostro corpo o di qualsiasi altra superficie o oggetto animato e non?

Ecco la soluzione direttamente dalla Corea del Sud

Ebbene sì, è pronto per essere messo in circolazione un dispositivo applicabile all’interno degli smartphone in grado di misurare la temperatura compresa tra i -40 gradi e i 200 gradi centigradi.

CrucialTec”, l’azienda in questione, ha decisi di realizzare questo accessorio e lo ha fatto nel migliore dei modi possibili, curando ogni minimo particolare.

Infatti, il micro sensore non occuperà alcuno spazio al di fuori del telefono in quanto è incorporato nello stesso e, per di più, non sarà neppure necessario avere un contatto corporeo diretto e quindi si evitano rischi di contatti radioattivi.

Basta, infatti, solamente avvicinare il dispositivo elettronico alla persona o all’oggetto di cui si desidera misurarne la temperatura, e il sensore procederà in automatico grazie alla sua tecnologia i-MEMS.

Per di più, il sistema studiato e creato ha anche il vantaggio della velocità: in soli 0,5 secondi sarà possibile conoscere la temperatura di ogni cosa.

Certamente, molti si domandano sull’effettiva utilità e sulla possibile diffusione del meccanismo tra la popolazione, e sicuramente ciò che si pensa è che un termometro sul cellulare non sia uno degli accessori che vengono richiesti di più in circolazione o uno di quelli di cui si sente la mancanza.

Di sicuro, però, una volta che sarebbe introdotto da qualcuna delle grandi marche presenti sul mercato potrebbe suscitare l’invidia e la curiosità degli utenti che ancora ne sono sprovvisti e, chi lo sa, molti potrebbero rendersi conto di averne seriamente bisogno.

Non si tratta, dunque, di una delle milioni di applicazioni presenti negli store dei nostri sistemi cellulari; si tratta invece di un sistema a sé, parte integrante dello smartphone, venduto integralmente con questo e di cui potrebbe aumentarne vistosamente il valore.

Ai curiosi quindi non resta che aspettare che qualcuno decida di approvare l’idea e di applicarla ai primi smartphone.

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