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L’impensabile è accaduto. La Nazionale Italiana di calcio non è riuscita a qualificarsi per la competizione mondiale Russia 2018. Non lo avremmo mai detto, e questo avvenimento è un enorme smacco per il nostro orgoglio per il nostro “carattere italiano”, a causa del quale prendiamo tutto con leggerezza fino a quando non ci accorgiamo che , se non combattiamo, rischiamo di rovinare tutto. E Lunedì sera abbiamo combattuto, ma questa volta non è bastato.

Lacrime e maledizioni a parte, cosa comporta tutto questo al livello dei diritti TV?

La nostra eliminazione peserà economicamente su molti ambiti, prime fra tutti la FIGC e la FIFA, e a seguire le varie aziende e sponsor che avrebbero potuto utilizzare la Nazionale come pubblicità. Il calcio è indiscutibilmente lo sport più seguito, e quasi tutte le sere è prevista una competizione da poter seguire. Circa 20 milioni di persone guardano le manifestazioni internazionali come Europei o Mondiali.

Rai, Sky e Mediaset: l’eliminazione dell’Italia al Mondiale fa precipitare i costi dei diritti TV

Si calcola che la perdita economica dovuta all’eliminazione del’Italia si aggirerà sui 100 milioni di euro di diritti TV per la FIFA, dato che Rai e Sky non potranno mai raggiungere gli indici d’ascolto delle precedenti competizioni. Oltretutto, in vista di Russia 2018, anche Mediaset aveva deciso di inserirsi nell’asta, cosa che a questo punto rinuncerà a fare. Il valore da mettere all’asta deve essere quindi ricalcolato, e invece dei 180 milioni pagati per la scorsa edizione ci si aggirerà sugli 80 milioni.

Oltre a questo si devono calcolare i “premi” per le squadre che partecipano alla competizione: ogni nazionale riceverà 1,2 milioni solo per partecipare, e via via che le squadre supereranno i vari sbarramenti il premio aumenta, fino ad arrivare a 36 milioni per chi vince il Mondiale.

Per quanto riguarda sponsor e aziende basti pensare anche solo alla vendita delle magliette dei calciatori: chi mai potrebbe comprarsi una maglia a Giugno sapendo che non potrà indossarla davanti alla TV o con gli amici per tifare la propria squadra? E poi pensiamo alle varie aziende che grazie alla Nazionale pubblicizzano i loro prodotti gastronomici, di abbigliamento o meccanici. Solo la Puma, marca di abbigliamento sportivo, porta la Nazionale ad incassare 18 milioni annuali; impensabile adesso data la mancata qualificazione.

Un altro punto da prendere in considerazione sono le scommesse, per le quali il Fisco italiano riceve circa 140 milioni di euro l’anno, cifra che si alza quando parliamo di competizioni internazionali.  Ma lo Stato italiano non guadagna certo solamente con le scommesse! La vittoria ai Mondiali 2006 portò nelle case dello Stato circa 16 miliardi, e anche la borsa italiana subì un forte rialzo.

La nostra nazionale, troppo convinta di se stessa, questa volta ha esageratamente  peccato di superbia, e i risultati li vedremo nei prossimi anni.

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