fastwebL’amministratore delegato Alberto Calcagno, in merito ad alcune dichiarazioni fatte alla testata giornalistica Sole 24 ore , ha evidenziato come Fastweb voglia essere non uno dei primi operatori mobili in Italia, ma il primo in assoluto . Questo obiettivo è raggiungibile se vengono attuate politiche convergenti, trasparenti e sinergiche . La trasparenza permette al cliente di prendere visione delle maggiori informazioni al fine di tutelare se stesso. Inoltre ciò che più preme è che il Governo intervenga in merito alla questione della tariffazione sul 28 giorni e sugli oneri occultati ai clienti .  La Sinergia invece permette un azione sincronizzata e sinergica degli operatori TELCO ( Tim ed Open Fiber) che in questo pomo possono garantire alla popolazione servizi avanguardistici ed una rete 5G di nuova generazione.  I problemi che Fastweb intende affrontare e risolvere in un immediato futuro sono essenzialmente due :

  • Adeguamento roaming estero
  • Tariffazione a 30 giorni
  • Trasparenza in merito agli oneri occulti

Sebbene gli altri operatori TELCO abbiano già adeguato il roaming estero, Fastweb continua ad avere un certo ritardo in merito a tale questione, ritardo che stando a quando riferito dall’amministratore delegato Alberto Calcagno, è dovuto a problemi tecnico economici essendovi altissimi costi strutturali.

Fastweb, sempre più clienti soddisfatti

In merito al secondo problema, ossia quello della tariffazione a 30 giorni invece che a 28 , sembra che Fastweb si sia incanalata nella giusta direzione. Infatti si presume che nel 2018 gli utenti possano passare alla tariffazione mensile. L’obiettivo di Fastweb nel regolamentare la tariffazione mensile non abbraccia solo i clienti di rete fissa bensì anche quelli di rete mobile ( che sembrano accettare maggiormente la tariffazione a 4 settimane) . In merito al terzo punto, vi sono molti oneri e spese di gestione che sono occultati ai clienti, tali oneri ammontano ad un guadagno di circa il 15% dei ricavi dovuti dal mercato fisso e mobile delle famiglie ( mercato che vale circa 21 miliardi di euro) . Dunque se la matematica non è un opinione un ricavo del 15% su tale importo ammonterebbe a circa a 3 miliardi di guadagni impropri. Dunque è lecito che venga chiesta una certa trasparenza in merito a tali costi.

Dunque il sistema di fatturazione/tariffazione a 28 giorni ha subito un retro front consistente ed uno stop da parte di Agcom ( L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) . Tale autorità mira a sanzionare gli operatori telefonici per l’utilizzo di tale pratica che non ha fatto altro che creare una perdita consistente ed un aumento del costo annuale per le comunicazioni dell’8.5 % ai danni dei poveri consumatori, creando così una mensilità extra ed impropria agli operatori TELCO.  Nonostante la delibera 121/17/CONS presentata dall’Agcom in merito allo stop di tale pratica, le compagnie hanno fatto ricorso al Tar e nel frattempo hanno continuato ad operare alla vecchia maniera.  La delibera prevedeva che per i clienti di rete fissa la tariffazione doveva esser riportata alla mensilità ( 30 giorni) o multipli di questi. Nonostante tutto le compagnie non hanno ottemperato a quanto deliberato perseverando nel loro intento di garantirsi una 13esima mensilità extra.

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