Nonostante la proposta shock delle principali Associazioni dei consumatori, gli ultimi operatori telefonici ancora trincerati nelle proprie idee, promettono battaglia ad Agcom e compagni.

TIM, Wind e Tre lottano per impedire il ritorno alla fatturazione ogni 30 giorni

Vodafone ormai non la consideriamo più, in seguito alla sua decisione di tornare ad una fatturazione mensile, non viene più compresa tra le aziende che, ogni giorno, cercano continuamente di impedire il ritorno ai 30 giorni.

Nonostante le minacce da parte del governo, gli ipotetici rimborsi, le aziende di telefonia continuano a trincerarsi dietro gli enormi guadagni di una fatturazione abbreviata.

Le intenzioni di Agcom e associazioni dei consumatori sono chiare: tornare al più presto ad una fatturazione ogni 30 giorni. Ma le aziende?

TIM, Wind e Tre, dati alla mano, stanno combattendo duramente nel tentativo di impedire, almeno per il mobile, il ritorno ai fatidici 30 giorni. Sia chiaro, non intendono dare battaglia anche per il fisso, ma solo per il mobile.

Secondo le suddette, infatti, gli utenti godono di grandi benefici, nel caso di un rinnovo ogni 28 giorni. Le offerte si rinnovano prima e quindi si evita di finire i GB, i minuti o gli SMS, prima del mese successivo.

Questa è la più recente scusa, inventata dalle aziende, per giustificare una fatturazione ogni 28 giorni. Purtroppo non regge, sebbene il problema dei GB possa esistere per alcuni, ricordiamo che ogni giorno parliamo di offerte con oltre 30GB di traffico dati.

La situazione sta diventando esasperante, speriamo davvero che il Governo velocizzi le operazioni ed emetta una vera e propria legge.

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