SIM
Secondo un report di Ericsson sul traffico in mobilità, il numero di schede SIM attive ha superato il numero di abitanti del pianeta. La mobilità continua a crescere.

Il dato è importante e a tratti anche un po’ spaventoso. Secondo l’Ericcson Mobility Report, uno studio condotto dalla nota azienda svedese, il numero di schede SIM in circolazione in tutto il globo ha ormai superato il numero di esseri umani presenti sul nostro pianeta. I dati raccolti testimoniano come le schede SIM attive ad oggi ammontino a circa 7,7 miliardi di unità, un numero davvero stratosferico che corrisponde ad una copertura del 103%. Di queste 7,7 miliardi di SIM, 5,9 miliardi corrispondono ad utenti unici e la discrepanza tra il numero di schede e quello di utenze è così profondo in quanto moltissime sottoscrizioni sono legate a servizi particolari o vantaggi dovuti al possesso di più di un’utenza e quindi più di un dispositivo, basti pensare a tutti coloro i quali, per lavoro ad esempio, possiedono un’utenza extra che dirotta solo i contatti a fini commerciali.

Questi numeri snocciolati dal report di Ericsson ci forniscono un dato importante, la mobilità è in crescita rapida e costante e sembra inarrestabile. L’incremento del numero di SIM è dovuto principalmente a Paesi come Cina, India ed Indonesia che trainano la crescita fornendo numeri spropositati a causa del numero di abitanti e della veloce crescita tecnologica che, con ritardo, stanno avendo.

Oltre a questo, i dati registrano, come abbiamo avuto modo di analizzare pochi giorni fa, che la cinese Huawei abbia scalzato la californiana Apple al secondo posto nella classifica delle vendite di smartphone e dispositivi elettronici in genere anche se, l’avvento del prossimo iPhone 8, potrebbe ricambiare le carte in tavola un’altra volta.

Sempre secondo il report, 8 dispositivi su 10 venduti nel mondo durante l’ultimo trimestre sono smartphone, dato che ci aiuta a capire anche la crescita delle utenze SIM. I numeri sono destinati a crescere in maniera abbastanza costante segno che ormai la fruizione della tecnologia avviene, per la maggior parte in mobilità.

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