OnePlus 5 è device che ha attirato su di se troppe aspettative ed alla fine i risultati non si sono rivelati all’altezza. Questa la sintesi del nuovo flagship della casa cinese.

DESIGN ED ERGONOMIA

A livello estetico il dispositivo segue le linee intraprese dalla concorrenza, troviamo però l’alluminio nella parte posteriore al posto del vetro, che garantisce maggiore sicurezza soprattutto in caso di urti. Sul lato destro del dispositivo, composto da un corpo unico, c’è il tasto accensione e spegnimento e lo slot per la doppia Nano-Sim. Sotto troviamo la USB di tipo C 2.0 al centro, da una parte poi, il jack audio da 3.5mm ed il primo microfono, mentre dall’altra lo speaker audio mono. Sulla sinistra abbiamo il bilancere del volume ed il tasto a scorrimento per inserire la vibrazione o mettere il device in modalità silenziosa. Sulla parte superiore del retro, il doppio sensore fotografico, con lenti da 16 e 20MPX, doppio flash led e microfono secondario.

DISPLAY

Il display è protetto da un vetro 2.5D, un Gorilla Glass 5, rivelatosi abbastanza fragile, ma che va a proteggere un Optic Amoled da 5.5 pollici con risoluzione Full HD da 401ppi, lo stesso di OnePlus 3T. Buoni gli angoli di visuale ed il regolatore di luminosità svolge egregiamente il suo dovere. E’ presente la modalità notturna, la personalizzazione della gamma colori e tra le varie opzioni del display troviamo anche il dark theme, che conferisce un tono particolare ed aiuta ad ottimizzare i consumi.

BATTERIA

La batteria è una 3300 mAh, poteva essere leggermente più grande, ma tutti sanno come in casa OnePlus si punti sulla carica proprietaria denominata Dash Charge. Forse, si tratta esclusivamente di un problema software, ma i nostri test hanno evidenziato una carica più lenta rispetto a quella dello scorso anno, pur avendo una batteria da ricaricare più piccola. Sempre con i nostri test, dopo i primi cicli di ricarica abbiamo superato le 4 ore di schermo con un uso intenso lavorativo, ma al primo aggiornamento il device è crollato sotto le due ore e mezza-tre. Con un secondo aggiornamento, la batteria si è stabilizzata, tornando su livelli accettabili.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Nella parte bassa del display troviamo un tasto a sfioramento, non cliccabile che funge anche da sblocco tramite impronte digitali e non sbaglia un colpo. Sul lato destro e lato sinistro troviamo due led che vanno ad indicare la presenza di due tasti soft touch utili per tornare indietro o per gestire le applicazioni recenti. Nella parte alta del display abbiamo un led RGB per le notifiche, il sensore di luminosità, prossimità, la capsula auricolare ed una camera frontale da 16MP. Per quanto riguarda il comparto hardware, a farlo da padrone è l’ultimo Snapdragon 835 octa-core, supportato, nella nostra versione, da 8GB di RAM e 128GB di memoria interna (ricordiamo che in commercio c’è anche la versione 6GB di RAM e 64GB di archiviazione). Se lo storage interno è utile per salvare sullo smartphone tantissime App o files, l’intera RAM disponibile non serve assolutamente a nulla nell’uso giornaliero, l’unico beneficio sarà una maggiore durata del dispositivo nei prossimi anni.

Interfaccia utente Oxygen OS 4.5.5 basata su Android Nougat, non è altro che una versione semi stock con alcune personalizzazioni molto interessanti che danno una marcia in più al dispositivo, come le gesture o la presenza della shelf che avrebbe, però, bisogno di una rimodernizzazione. La GPU integrata è l’Adreno 540, ottima per il gaming, i giochi si avviano rapidamente e girano senza alcun tentennamento. Anche l’audio risulta sempre chiaro e pulito.

FOTOCAMERA

L’azienda puntava molto su questo aspetto. Analizzando le fotocamere posteriori, è possibile notare la sporgenza ancora troppo eccessiva dei due sensori, troviamo comunque un doppio sensore posteriore da 16MPX il princpale con apertura focale F1.7 ed il secondo da 20MPX con apertura focale 2.6, un obiettivo telescopico che va a supportare il sensore principale creando una sorta di zoom ottico 1.4X, portato realmente al 2X tramite un’integrazione software. Il sensore principale non riesce a scattare foto di altà qualità soprattutto in notturna a causa della mancanza della stabilizzazione ottica. Non manca l’autofocus, non è laser, ma a rilevamento di fase. Lo zoom ottico si comporta abbastanza bene, permette di avvicinare il soggetto senza sgranare troppo. E’ presente la stabilizzazione elettronica, utile per girare video in massima risoluzione 4K a 30 frame per secondo. Sul frontale il sensore è da 16MPX, non è lo stesso di quello posto sul retro, non ha l’autofocus ed ha un’apertura 2.6f. Disattivando i filtri, i selfie risultano interessanti. Il comparto fotografico risulta, dunque, nella media ma se si andasse a ricercare la profondità di campo, il tanto declamato effeto bokeh, ci si rende conto che OnePlus, per ottimizzarlo al massimo è intervenuta troppo tramite software. Ciò causa foto poco naturali ed anche in nottura le foto risultano troppo impastate. Come cameraphone non regge il paragone con gli altri top di gamma.

RICEZIONE E SENSORI

A livello di ricezione siamo sotto la media, anche sotto quella de precedente modello, il 3T. Sicuramente arriverà un aggiornamento software che migliorerà la situazione ma al momento troviamo diverse difficoltà. In roaming tende a perdere la rete molto più facilmente rispetto ad altri dispositivi. Lo smartphone è chiaramente dotato di modulo 4G ed è presente la banda 20. Non manca il Wi-Fi dual band, bluetooth, GPS con AGPS Glonass, navigare con Google Maps su questo terminale è davvero un piacere. Sono presenti anche la bussola, il giroscopio, accelerometro, sensori di luminosità e prossimità ed un sensore per le impronte digitali fulmineo. Funzionano tutti senza alcun tipo di problema. La navigazione web avviene tramite Google Chrome e la digitazione avviene tramite la tastiera stock di Google.

CONCLUSIONI

Forse risulteremo impopolari, ma OnePlus 5 è un dispositivo “anonimo”, quest’anno, tranne un upgrade nell’hardware, le differenze con il precedente device sono davvero minime. Il reparto fotografico, che doveva risultare la vera arma vincente, non risulta minimamente paragonabile alla fascia alta della concorrenza. Il design non sorprende particolarmente ed il prezzo è aumentato.

 

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