La notizia è di qualche ora fa, e sembra trovare delle conferme. AlphaBay e Hansa, due dei più importanti marketplace del Deep web, la parte non indicizzata di internet dove muoversi in anonimato, sono stati chiusi. Gli scambi commerciali che avvenivano tra gli utenti, non erano controllati, visto che utilizzavano una parte del web che non era indicizzata dai motori di ricerca.

Le transazioni che avvenivano spesso su queste piattaforme erano: droghe, documenti falsi, agenti chimici, armi, merci di ogni tipo, malware, dati di carte di credito e account compromessi.

L’indagine internazionale

Stiamo parlando di una delle indagini più importanti e complesse nella storia dell’informatica, condotta dalla polizia olandese, Dea e FBI, riuscendo a sgominare un nucleo che aveva 200.000 utenti e 40.000 inserzionisti. Sulla piattaforma AlphaBay venivano effettuate oltre 350.000 transazioni illegali, generando numerosi introiti.

Una volta cancellato dalla rete AlphaBay, il lavoro degli investigatori non si è fermato. In poco tempo, Hansa era diventato il nuovo mercato delle transazioni illecite. Secondo Europol, gli scambi commerciali continuavano a crescere in maniera esponenziale,(otto volte in pochi giorni) sotto l’occhio vigile degli inquirenti. Gli investigatori volevano raccogliere più informazioni possibili sui clienti, inserzionisti ed altre piattaforme, prima di chiudere anche questo sito.

Il primo passo è stato fatto, riuscendo a bloccare questo giro di traffico illegale sul web. Le informazioni emerse da questa maxi operazione saranno utili per bloccare altri siti alternativi, che secondo gli investigatori, saranno lanciati per la compravendita di droghe o armi.

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