Nello Stato cinese abbiamo dei precedenti riguardanti la chiusura delle applicazioni di Zuckerberg. Nel 2009 e nel 2014 rispettivamente furono banditi Facebook e Instagram, mentre WhatsApp era rimasta ancora attiva.

Passato qualche anno, i rapporti tra la Cina ed il re dei social, ovvero, Zuckerberg non cambiano, anzi, peggiorano. La censura locale sta rendendo la vita sempre più difficile alle realtà straniere, grazie alle nuove leggi restrittive adottate dal governo cinese.

Ora nel mirino della censura cinese c’è l’applicazione di messaggistica instantanea più utilizzata dagli utenti, stiamo parlando di WhatsApp.

WhatsApp: interruzione del servizio in Cina

Da qualche giorno, l’applicazione di messaggistica WhatsApp non ha funzionato a causa di una serie di filtri, per non permettere agli utenti l’invio di immagini e video. Un numero ristretto di utenti afferma di non riuscire ad inviare nemmeno normali messaggi di testo, segno che probabilmente questa censura sarà allargata a tutte le funzioni dell’app.

La Cina sta adottando il Great Firewall, un sistema di filtri e controlli che serve a limitare l’uso di app e social network, impedendo alle società straniere di mantenere i dati nel territorio cinese. Il governo cinese ha formalmente smentito queste voci, non chiarendo il motivo del blocco parziale,ma da quello che ci risulta, l’applicazione di messaggistica instantanea più utilizzata da tutti gli utenti, verrà bandita in Cina.

Sicuramente, la diffusione dell’applicazione di WeChat farà dimenticare agli utenti cinesi, in parte, l’assenza di WhatsApp.

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