phone friendly

Quale è la prima cosa che di solito facciamo al mattino? E l’ultima che facciamo la sera prima di infilarci sotto le lenzuola?

Se sino a qualche anno fa, potevamo raccogliere le più disparate risposte, ma da un po’ di tempo a questa parte entrambe le domande si risolvono in un’unica grande frase: “Controlliamo lo smartphone“.

I cellulari sono diventati veri e propri compagni di viaggio di un’esistenza, ci consentono di essere sempre connessi con ciò che accade introno a noi e cosa forse più importante ci aiutano a migliorare le nostre comunicazioni. Proprio su questo punto si sono interrogati gli studiosi dell’Università di Baylor in Texas.

Gli esperti, prendendo in analisi dati emersi da un gruppo di giovani volontari, hanno scoperto che l’utilizzo costante degli smartphone fortifica sì le comunicazioni tra vari membri di una comitiva, ma allo stesso tempo distanzia fisicamente le persone. Ogni giorno un utente medio controlla il suo dispositivi circa 150 volte: escludendo la notte, questi numeri dicono che in media si accede allo smartphone ogni 3-4 minuti!

Il dato più preoccupante di questa ricerca però non sta nei numeri. Secondo gli esperti i cellulari stanno creando masse di individui sempre più isolati nella realtà virtuale. Anche in contesti estremamente “fisici” come le discoteche, i pub o i bar domina l’utilizzo ossessivo dello smartphone. Inoltre, anche l’amore è in pericolo. Con gli smartphone ci si fidanza di meno e gli inglesi hanno addirittura coniato un termine a riguardo: “phubbing”, quando si preferisce la compagnia di un cellulare rispetto a quella di un nostro simile.

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