app facebook

E’ un po’ voce del popolo il fatto che l’app di Facebook sia molto fragile. Ce ne accorgiamo da soli, in maniera quasi spontanea. Nel momento in cui necessitiamo di sapere un’informazione, di guardare un profilo a noi caro o quando semplicemente vogliamo mettere un like, capita spesso che l’applicazione in modo del tutto autonomo si chiuda inspiegabilmente.

Le analisi emerse da uno studio del Blancco Technology Group ci dimostrano come in realtà il problema di Facebook sia patologico. L’app di Mark Zuckerberg è quella che cade di più sia sui sistemi operativi Android sia anche su quelli iOS (in entrambi gli OS la percentuale di “caduta” si attesta circa al 15%).

Dietro questa grande instabilità patogenetica non ci sarebbe un vero e proprio motivo. I crash derivano, infatti, come plausibile dal grande utilizzo worldwide che si fa della piattaforma. Gli sviluppatori del social utilizzano armi informatiche molto potenti per evitare al massimo i disagi per gli utenti. Il 15% dei crash è quindi un numero molto più che plausibile.

Facebook comunque è in buona compagnia. A fare da seguito al social più popolare al mondo ci sono servizi molto popolari ed utiizzati come Instagram, WhatsApp e Snapchat. Anche per loro vale lo stesso discorso.

Anche se il crash può essere (ed è) fastidioso, dobbiamo anche comprendere che l’elevata mole di pubblico che si cela dietro queste piattaforme fa si che problemi del genere non siano evitabili. I developer, nel pieno delle loro competenze, compiono uno sforzo incredibile per rendere quanto più stabili possibili app così popolari.

VIAprnewswire
Articolo precedenteSocial e depressione: Instagram è una disgrazia per migliaia di ragazzi
Articolo successivoDigital Foundry, arriva l’analisi di Gran Turismo Sport