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Facebook ha ancora problemi relativi alla sicurezza online dei propri utenti. Episodi di cronaca accaduti lo scorso anno in Italia e all’estero hanno messo sotto torchio il social network, accusato di non avere ancora strumenti a disposizione per tutelare la privacy di singoli individui. Il problema principale della piattaforma è ad ora il “revenge porn”, ossia la condivisione di scatti o video rubati a persone (in particolar modo donne giovani adulte e minorenni) non consenzienti.

Negli ultimi mesi, il social aveva provato a dotarsi di strumenti efficaci per arginare questo spiacevole fenomeno. Tuttavia, i risultati sono continuati a scarseggiare.

Nei prossimi giorni, Facebook darà vita ad una ennesima task force con l’introduzione di nuove funzioni. Innanzitutto, le segnalazioni saranno modulate al problema, per cui un utente potrà segnalare direttamente ai responsabili l’utilizzo non appropriato di immagini private. Le segnalazioni saranno indirizzate non più ad un’intelligenza artificiale, ma bensì ad una particolare equipe formata da persone in carne ed ossa. Queste analizzeranno i contenuti e in poco tempo saranno in grado di bannare l’utente singolo o eventuali gruppi.

Una volta censurati i contenuti, gli scatti o i video entreranno a far parte di un grande database attraverso cui sarà impossibilitata una nuova ripubblicazione sia sulla piattaforma principale sia su Messenger sia su Instagram.

Oltre ad una giusta punizione dei trasgressori, Facebook punta quindi molto alla prevenzione. Il fenomeno del “revenge porn” è oggi molto difficile da combattere proprio perché le dinamiche dei social consentono una condivisione infinita di foto e video non autorizzati dalle persone direttamente interessate.

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